Politica
Accordo Grecia: vince Hollande. Renzi? Non pervenuto. Come sempre

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Alexis Tsipras ha tenuto duro. Si è tolto la giacca ("Volete anche questa?", ha affermato in segno di sfida durante la lunghissima notte di trattative a Bruxelles) e alla fine ha evitato la totale capitolazione. Certamente il prezzo da pagare per il via libera dei nuovi aiuti ad Atene è pesante. Riforme lacrime e sangue, ben più dure di quelle proposte prima del referendum, e un fondo per privatizzare gli asset della Grecia. Ma il fondo, e questa è la vittoria principale del leader di Syriza, avrà sede in Grecia e non in Lussemburgo. Angela Merkel ha alzato tantissimo il prezzo, sfiorando la Grexit (come avrebbe voluto il falco tedesco Wolfgang Schäuble), ma alla fine anche lei ha dato l'ok decisivo all'intesa. La Cancelliera non poteva e non voleva diventare la killer della moneta unica, anche se ha fatto di tutto affinché le misure per i greci fossero le più dure possibili. Tsipras ha evitato l'uscita anche temporanea dall'euro, primo obiettivo della sua azione politica e diplomatica. Alla fine determinante è stato François Hollande. Il presidente francese si è impuntato rischiando di mettere in crisi l'asse Parigi-Berlino. Il numero uno dell'Eliseo è forse il principale vincitore di questa crisi che passerà alla storia, smentendo così le critiche - soprattutto interne - che lo descrivevano debole e al servizio della Germania. Ancora una volta, e duole dirlo, risalta l'inconsistenza dell'Italia. Matteo Renzi non ha partecipato ai bilaterali che contano. E' rimasto ai margini e il suo peso, nonostante l'Italia sia il terzo Pil di Eurolandia, è stato inferiore a quello della Finlandia e perfino di Malta. Se non fosse stato per Hollande, probabilmente, l'intesa non si sarebbe trovata. Mario Draghi, presidente della Bce, ha comunque tenuto una posizione equilibrata e alla fine non ha ceduto ai diktat di Schäuble. In definitiva: Hollande stravince, la Merkel è soddisfatta, Tsipras evita la capitolazione e Renzi...non pervenuto (come sempre).