Politica
Leggo il Corriere della Sera e quindi...sono proprio un masochista

Sono proprio masochista.
Da tempo ho giurato a me stesso di non sfogliare più il Corriere della Sera, ma la tradizione decennale (anzi secolare perchè deriva da mio nonno, classe 1887) mi induce ancora una volta a leggere le colonne del quotidiano milanese.
Oggi, nelle pagine delle cronache di Milano articolo che occupa una pagina intera sulle "vicissitudini" di Abdel Majid Touil 22 marocchino arrestato lo scorso maggio con l'accusa di aver partecipato all'azione terroristica avvenuta a Tunisi nel marzo dello scorso al museo del Bardo.
Scagionato qualche mese fa da ogni accusa ora vive con la madre e il padre (arrivato da poco tempo in Italia) in un appartamento di Gaggiano (MI).
"L'affresco" che viene dipinto dai due giornalisti che hanno scritto il pezzo è un vero e proprio ritratto di un "martire", di un uomo distrutto dall'ingiusta carcerazione, da un uomo che, dopo un passato terribile, ha un futuro nebuloso perchè senza un lavoro e con la paura di dover rivivere quei mesi in cui era indagato per terrorismo.
Pongo due domande agli autori del pezzo:
- Questo "martire" è giunto in Italia come clandestino non avendo i requisiti per entrare nel nostro Paese secondo la legislazione vigente.
Quindi dovrebbe essere rispedito a casa, ma a seguito della vicenda, non rientrerà in Marocco perchè sussiste la possibilità che poi venga accettata la richiesta di estradizione in Tunisia ed essere condannato a morte. Morale, le vicissitudini che ha trascorso gli hanno consentito di rimanere in Italia con regolare permesso di soggiorno per ragioni umanitarie, mentre se non fosse incappato in quella vicenda sarebbe stato espulso. Mi sbaglio?
-La seconda considerazione è molto semplice. Mi dicano i due giornalisti e il caporedattore quanti italiani innocenti hanno trascorso anni (e non mesi) ingiustamente incarcerati con la vita distrutta e poi una volta usciti dalla galera non hanno trovato alcun aiuto da parte dello Stato costringendoli ad emigrare in altri Paesi. In pochissimi casi lo Stato ha pagato il risarcimento danni e hanno avuto la fortuna di portare alla ribalta della cronaca il loro caso umano (su tutti ricordo Daniele Barillà che si è trasferito a Parigi dopo aver scontato ingiustamente una pena di 7 anni di prigione per spaccio di stupefacenti .Fu lautamente risarcito dallo Stato (quasi 10 anni dopo), e fu fatta una fiction-"L'uomo sbagliato" che venne trasmessa sui canali Rai).
E tutti gli altri ?
Quante interviste hanno avuto?
Quanta "pubblicità gratuita" hanno ottenuto per la ricerca di un lavoro, di un aiuto e per ricostruirsi una vita ?
Infine indosso i panni del misero e cinico populista e vi chiedo cosa farete per i milioni di italiani che un lavoro non ce l'hanno (tra i quali il sottoscritto) e se possono chiedervi un intervista per esporre il loro "caso umano", ricevano lo stesso trattamento caritatevole anche se non "si sdraieranno sul divano coprendosi il volto con una coperta recitando la parte compassionevole del disperato, dell'umiliato, del depresso che non ha il coraggio di uscire da casa.
Infine, autorizzo tutti coloro che mi conoscono, a prendermi a calci se sfoglierò ancora una volta le pagine del Corsera.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)