Elezioni, galassia centrista: ecco chi va a destra e chi a sinistra. I nomi - Affaritaliani.it

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Elezioni, galassia centrista: ecco chi va a destra e chi a sinistra. I nomi

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Ap verso la scissione, rebus Verdini


Caccia alla poltrona. O meglio, alla ricandidatura. Mentre la legge elettorale è ancora in alto mare, tra maggioritario e proporzionale, la miriade di gruppi centristi più o meno nuovi sta faticosamente cercando di ricollocarsi in vista delle prossime elezioni politiche. Obiettivo, ovviamente, è non restare fuori dal Parlamento. La prima notizia, figlia anche delle elezioni regionali siciliane, è il divorzio definitivio tra Alternativa Popolare e l'Udc, che nel 2014 alle Europee si presentarono insieme (quando il partito di Alfano si chiamava ancora Ncd).

Gli eredi della Balena Bianca democristiana, ormai orfani di Pierferdinando Casini, battitore libero, hanno scelto il Centrodestra. Non a caso il presidente del partito, Antonio De Poli, e il segretario Lorenzo Cesa premono affinché la legge elettorale garantisca governabilità al Paese. E infatti in Sicilia hanno fatto una chiara scelta di campo schierandosi con Nello Musumeci.

Stefano Parisi, fondatore di Energie per l'Italia, si è decisamente riavvicinato sia a Berlusconi sia alla Lega, soprattutto grazie ad un rapporto di amicizia anche personale con il potentissimo Giancarlo Giorgetti. L'ex candidato sindaco a Milano considera fondamentale la svolta del Carroccio sull'Europa ovvero la rinuncia alla richiesta di uscire dalla moneta unica optando per la revisione totale dei trattati. Sono settimane che Parisi e Giorgetti si sentono e si vedono ipotizzando un percorso comune prima e dopo le elezioni politiche. Il gruppo Idea, che ormai da circa due anni ha abbandonato Angelino Alfano votando contro la fiducia ai governi Renzi e Gentiloni, è certamente parte integrante del nuovo progetto di Centrodestra. Esponenti come Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi rappresentano quella di moderati e popolari che non andrà con il Pd.

Anche i Socialisti di Stefano Caldoro, i Repubblicani di Francesco Nucara e i Liberali di Stefano De Luca sono stabilmente nel Centrodestra. Così come, anche se l'atrito con Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia-An non manca, i Sovranisti guidati da Gianni Alemanno e Francesco Storace. Raffaele Fitto e Direzione Italia vorrebbero essere della partita e hanno in Matteo Salvini e Ignazio La Russa due alleati per la loro partecipazione al cantiere del Centrodestra. Ma Silvio Berlusconi non ha dimenticato lo strappo di Fitto e non è ancora chiaro se darà l'ok al suo ritorno in un rassemblement o coalizione.

Tra i post-democristiani non si può dimenticare Gianfranco Rotondi che però potrebbe tornare direttamente in Forza Italia con la sua Rivoluzione Cristiana. Stesso discorso per il Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla. Con il Pd e con Matteo Renzi, ormai è evidente, Alternativa Popolare di Angelino Alfano. Con il ministro degli Esteri certamente la paladina dei vaccini, Beatrice Lorenzin. Mentre c'è tutta una parte di AP - da Maurizio Lupi a Roberto Formigoni, da Luigi Casero a Maurizio Sacconi - che attende di capire quale sarà la legge elettorale (oltre ai risultati del voto siciliano) prima di decidere se restare con Alfano o se migrare verso il Centrodestra, passando magari per gli ex di Idea. Al fianco del leader dem certamente Fare! di Flavio Tosi. L'ex sindaco di Verona, che appoggiò a spada tratta il referendum costituzionale del 4 dicembre perso malamente da Renzi, attacca un giorno sì e l'altro pure Salvini a colpi di tweet.

La galassia ex montiana ed ex Scelta Civica è ormai in via di dissoluzione e molti di loro, come Gianfranco Librandi, ormai sono entrati direttamente nel Partito Democratico. Rimane il rebus dei verdiani di Ala finiti nel dimenticatoio con la fine del governo Renzi. Impossibile una loro alleanza con la destra salviniana ma anche i rapporti con Ap e Alfano sono sempre stati pessimi. Una corsa solitaria non avrebbe molto senso, l'ipotesi potrebbe essere quella di un ingresso di qualche parlamentare nel Pd.