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Politica
Fase 3, SperaSperanza: “Virus presente Non sottovalutare i rischi dall’estero”

"Il Governo intende emanare un nuovo decreto che proroga fino al 31 luglio le misure", in scadenza,  per il contenimento di Covid-19. Lo ha annunciato il ministro della  Salute, Roberto Speranza, nella comunicazione in Aula al Senato, illustrando il contenuto del nuovo Dpcm. "Discuteremo nuovamente sia alla Camera che al Senato con uno specifico ordine del giorno dell'eventuale proroga dello stato di emergenza - ha precisato il ministro - Voglio essere molto chiaro: al momento nessuna decisione è stata assunta. Dovrà riunirsi il Consiglio dei ministri e personalmente sono profondamente convinto che il Parlamento debba essere pianamente protagonista del percorso  decisionale, nel rapporto di fiducia che lo lega al governo. Il presidente del Consiglio mi ha ribadito la sua piena disponibilità ad un ulteriore momento di confronto 'ad hoc' sul tema con il Senato e la Camera - ha aggiunto Speranza. Con la stessa franchezza credo risulti evidente a tutti che io non considero archiviata la fase di emergenza. Il punto aperto è discutere gli strumenti per affrontarla;  valuteremo anche con il confronto con le camere tutte le ipotesi in  campo. Nessuna può essere esclusa. Sono convinto che lo stato di emergenza non possa che essere legato ad un periodo eccezionale e  limitato alla vita del nostro Paese".

"A seguito di diversi piccolo focolai che si sono manifestati in  questi ultimi giorni - ha detto - sono passate da 1 a 5 le Regioni con indice Rt sopra 1, e conviviamo con piccole catene di contagio di cui  non sempre è facile riscontrare l'origine. Sia dai dati internazionali, che da quelli nazionali, risulta confermata la  valutazione che la partita per arginare prima e sconfiggere dopo il  Covid è tutt'alto che terminata. Ecco perché dobbiamo muoverci  ispirati dal principio di massima precauzione non sottovalutando nessun segnale di pericolo e sempre pronti a intervenire in modo proporzionale alla situazione di epidemiologica".

"La riapertura in sicurezza delle scuole è la partita più importante. Senza non potremo dire di essere davvero fuori dal lockdown, riguarderà circa 10 milioni di italiani. Tutte le simulazioni fatte a fine aprile per decidere le modalità attraverso le quali procedere ad un graduale superamento del lockdown indicano nella scuola una delle attività a maggior rischio proprio per l’elevato numero delle persone coinvolte. Per questo dobbiamo concentrare ogni attenzione sulle riaperture di settembre e dobbiamo tenere un livello alto di monitoraggio su quanto avverrà nei mesi successivi nelle scuole".        

"Il personale scolastico - ha continuato Speranza - sarà sottoposto ad indagine sierologica. Il commissario Arcuri ha già bandito la gara per i kit.  Poi è allo studio un modello di test molecolari a campione per monitorare la popolazione scolastica durante il corso dell’anno. La chiave del nostro lavoro è ristabilire un contatto più stretto tra scuola e dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territoriale. Negli anni dei tagli, con una decisione a mio avviso sbagliata, è stata archiviata la medicina scolastica che era stata normata nel 1961. I presidi, i professori, il personale scolastico non possono essere lasciati soli nella gestione di questo difficile passaggio. Per questo è essenziale ricostruire un rapporto strutturato e non saltuario tra scuola e sanità, rapporto che purtroppo manca da troppo tempo nel nostro Paese".     "Il Comitato tecnico scientifico - ha concluso il ministro della Salute - farà a settembre un’ulteriore verifica sulle modalità di ripresa in piena sicurezza delle lezioni anche relativamente all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento, ovviamente sulla base dell’andamento del contagio". 

 

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