Fdi, Fidanza: "Dalla Polonia un segnale a Bruxelles e a Schlein-Conte, il campo largo viene bocciato dagli elettori" - Affaritaliani.it

Politica

Fdi, Fidanza: "Dalla Polonia un segnale a Bruxelles e a Schlein-Conte, il campo largo viene bocciato dagli elettori"

L'uomo di Meloni in Europa sul voto a Varsavia. Intervista

Di Alberto Maggi

"Governo caduto in Olanda? Il ritorno di Timmermans sarebe una iattura anche per l'Europa"


Ancora un voto importante in un grande Paese europeo: dopo le recenti presidenziali in Romania che hanno visto il successo del sindaco di Bucarest, l’europeista Nicusor Dan, contro il candidato sovranista George Simion, domenica è stata la volta del ballottaggio delle presidenziali in Polonia. Anche qui il sindaco europeista della capitale contro un candidato conservatore, ma verdetto ribaltato. Karol Nawrocki, sostenuto dal partito PiS alleato di Fratelli d’Italia nell’ECR, è il nuovo presidente eletto con circa il 51% dei suffragi. Torna a soffiare un vento di destra in Europa? Ed è una destra filo-Trump e filo-Putin? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI a Bruxelles e vicepresidente del partito dei Conservatori europei.

“Stiamo leggendo ricostruzioni di ogni tipo. Certamente Nawrocki ha vinto non facendo mistero del suo legame con Trump, mentre quelle su Putin sono fake news. Nawrocki è uno storico che da sempre denuncia i crimini del comunismo sovietico, accusarlo di simpatie putiniane  è semplicemente ridicolo”.

Quindi nessuna ingerenza? “Quella di Nawrocki è stata una vittoria straordinaria, dei cittadini polacchi. Una scommessa vinta dallo storico leader conservatore Kaczynski che ha investito su questa candidatura a novembre, lanciando una figura sconosciuta al grande pubblico ma capace di coagulare oltre i confini elettorali usuali del partito PiS. Ma è un segnale importante anche per altre ragioni”.

Ora ci dirà che è una vittoria di Giorgia Meloni… “In effetti, se applicassimo lo stesso schema della sinistra che ha descritto il risultato della Romania come una sconfitta di Meloni, oggi il dato polacco dovrebbe essere raccontato come un trionfo della nostra leader. Ma soltanto chi legge la politica internazionale con le lenti offuscate dall’ideologia può dare interpretazioni del genere. Questo è un voto che appartiene ai cittadini polacchi, da cui però possiamo trarre qualche segnale”, sottolinea Fidanza.

Tipo? “In primo luogo che ha fallito il ‘doppio standard’ di Bruxelles, che negli anni ha massacrato il governo di destra in nome dello stato di diritto e negli ultimi mesi ha consentito a quello di centrosinistra di fare un utilizzo spregiudicato di magistratura e media contro gli avversari politici”. E poi? “Che i ‘campi larghi’ come quello che ha permesso a Tusk di riprendere il potere, poi alla prova del governo non funzionano e alla prima occasione gli elettori ti puniscono. Lo tengano a mente Schlein, Conte e compagni”.

Quanto alla caduta del governo in Olanda, Fidanza dichiara: "Proprio ieri con alcuni colleghi stranieri ci chiedevamo come Wilders potesse tenere in piedi un governo che non sta facendo politiche di destra. Ma il rischio di eventuali elezioni anticipate è il possibile ritorno di Timmermans, che sarebbe una iattura per l’Olanda e per l’intera Europa. Mi auguro facciano di tutto per evitarlo”.

A proposito, infuria la battaglia sui referendum del prossimo weekend... “La sinistra in passato ha più volte esortato all’astensionismo e ora si indigna strumentalmente se lo fa la destra. I padri costituenti hanno previsto un quorum per i referendum abrogativi proprio per evitare una dittatura delle minoranze, a cui spetta l’onere di raggiungere il 50% più uno per abrogare una determinata legge. Questo rende più che legittimo per chi quella legge non la vuole abrogare servirsi del mancato raggiungimento del quorum come strumento per affossare un referendum. La cosa quindi è molto semplice: non condividiamo le modifiche sul lavoro, perché il governo Meloni è già molto più avanti, e consideriamo una follia anticipare a 5 anni la richiesta della cittadinanza. Un modo per il Pd per provare a comprarsi i voti di milioni di migranti. Per evitare questa follia invitiamo i nostri elettori a non andare a votare”, conclude Fidanza.

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