Bankitalia, Gentiloni tentato dal predellino di sinistra:premier nuovo leader? - Affaritaliani.it

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Bankitalia, Gentiloni tentato dal predellino di sinistra:premier nuovo leader?

Monica Setta

Ma da oggi Ignazio Visco è più forte: difficile confermarlo, ancor di più cacciarlo

Fino a ieri poteva pensare di essere sostituito, oggi no. Da stamattina il governatore di Bankitalia Ignazio Visco è più forte perché, come dicono a palazzo Chigi, è molto difficile mandarlo via dopo il patatrac dello scontro Pd- governo sulla cosiddetta "mozione inaccettabile". Anche per un altro motivo: lo sponsor di Visco è il presidente della Bce Mario Draghi e l'Italia, in questo preciso momento storico, sta conducendo in Europa una battaglia per evitare che i crediti incagliati vengano tolti dai bilanci delle banche.

Dunque, la strada per trovare un successore a Visco in queste ore è tutta in salita mentre ciò che maggiormente preoccupa il Quirinale è lo stato del rapporto fra il segretario Dem ed il premier. Pubblicamente Paolo Gentiloni ha incassato il colpo del Rottamatore con eleganza, come è nel suo stile. Anzi, ha scritto un comunicato da Bruxelles in cui confermava piena fiducia alla sottosegretaria Maria Elena Boschi in sostanziale bilico fra il partito ed il coordinamento fra palazzo Chigi ed i ministeri, in primis l'Economia.

Ma Gentiloni stavolta non l'ha digerita bene come quando fra lui ed il leader Pd si aprì una frattura a proposito della data del voto anticipato. Stavolta Maria Elena lo ha evidentemente scavalcato dimostrando di godere di un margine molto ampio di autonomia, certamente più vistoso del "potere forte" congiunto premier- Quirinale.

Gentiloni si affretta a placare gli animi dicendo che la nomina del governatore (sia la riconferma di Visco che un nome inedito) avverrà in una "cornice di serenità" salvaguardando l'autonomia o la "terzietá" di via Nazionale. Ma sanno tutti che non ē cosi, è noto al mondo che questa sarà una nuova partita in cui Renzi misurerà la sua forza. Se cambia Visco, Matteo vince, se resta il governatore dimostra di essere un leader con "logoramento" in corso (della leadership medesima).

In ogni caso, Gentiloni è nell'angolo, figura essenzialmente periferica, unicamente funzionale alla gestione della campagna elettorale ed al traghettamento verso la prossima legislatura. Proprio per questo motivo, mentre fino a pochi giorni fa il premier escludeva tassativamente una personale discesa in campo (seppur supportata da fortunate analisi previsionali oltre da un tasso di fiducia degli italiani su di lui pari nei sondaggi riservati a quasi il 75 per cento) da oggi, come rivela una fonte accreditata ad Affaritaliani.it, la possibilità di immaginare un predellino gentiloniano di sìnistra sull'esempio di quello di berlusconi nel 2007, è assai concreta. "Se Paolo si farà leader politico, anche il partito potrebbe ricompattarsi ed andargli dietro" aggiunge il notabile Pd. Prodi attacca il Renzi maldestro ma intanto guarda con interesse al premier-leader?