Giorgetti esce allo scoperto (s’offre?): "Serve una risposta politica diversa" - Affaritaliani.it

Politica

Giorgetti esce allo scoperto (s’offre?): "Serve una risposta politica diversa"

Il vice-segretario della Lega: "L'Italia è al collasso"


“Il mondo sta cambiando, la globalizzazione ha le sue regole, l’Italia si deve adeguare. Quello che manca clamorosamente è l’adeguamento della classe politica a questi cambiamenti. Per quanto riguarda Fca auto dobbiamo prendere atto che senza una fusione di questo tipo non ci sarebbe stato futuro per l’auto in Italia. Una fusione di questo tipo io credo sia sbilanciata oggettivamente a favore dei francesi. Probabilmente non c’era altra soluzione ma che il volante l’abbiano in mano i francesi è evidente. In Italia ci sono delle condizioni che non consigliano l’investimento da parte di soggetti stranieri. Questo è un problema grosso. Vale anche per Ilva, per Alitalia. La Lega lo dice da tempo: il paese è al collasso, forse serve una risposta della politica diversa rispetto a quello che sta dando un Governo indeciso su tutto. La nostra responsabilità è non aver staccato la spina al governo giallo-verde perché noi su tutte queste questioni abbiamo, nei mesi in cui siamo stati al governo, sempre pressato per arrivare a una soluzione, anche indicando delle vie alternative”.

Così Giancarlo Giorgetti, deputato e vicesegretario della Lega, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel Governo Conte poco fa su Rai Radio1 all’interno di Radio anch'io condotto da Giorgio Zanchini.

Si è parlato anche di politica. “L’interesse del paese viene prima di tutto. Quando un paese è in una situazione di stallo si va a elezioni in modo che il popolo decide che strada prendere. Per quanto riguarda la legge di bilancio non si è mai visto nella storia che un governo non faccia votare il Parlamento. Sulle questioni importanti siamo pronti a dare il nostro contributo. Siamo pronti a dare il nostro contributo anche a riscrivere le regole, prima tra tutte la legge elettorale ma non solo. Non credo che la maggior parte degli italiani pensi che questo Governo stia facendo bene. Continuano a rimandare qualsiasi cosa. Non si prendono decisioni. In un mondo che sta cambiando così velocemente l’Italia non può permettersi di stare ferma tre anni ad aspettare che Salvini inciampi e quindi si possa andare ad elezioni e quindi vinca qualcun altro”.

Infine un commento sulla situazione in Libia:

“Siamo disponibili a collaborare. A me fa paura che Russia e Turchia controllino anche la Libia. Per due aspetti. L’approvvigionamento delle fonti energetiche e il fatto che poi se compriamo il gas dalla Russia e dalla Libia li compriamo dallo stesso fornitore e mi sembra una dipendenza che sotto il profilo strategico non sia molto conveniente. E poi l’aspetto immigrazione. A questo punto la Turchia avrà una clamorosa tenaglia: da una parte la possibilità di liberare il rubinetto – questo è il termine che usano gli analisti – della rotta balcanica o della rotta sud. Quindi il nostro paese dipenderà dalla volontà di Erdogan”.