Politica
Governo, Renzi sta giocando? Parlamentari di Pd e M5S in rivolta

Che senso ha lavorare sul programma senza l'ok a Conte?
Una situazione paradossale. Pd e M5S fanno trapelare ottimismo sulla possibilità di chiudere le trattative per la formazione del nuovo governo. Tanto che nella maggioranza c'è chi dice che oggi potrebbe essere la giornata chiave. Ma da Italia Viva, al momento, non arriva alcun conferma sul nome del premier dimissionario. L'incubo del veto da parte di Matteo Renzi è sempre lì che aleggia sul traghettatore Roberto Fico e sulle sue consultazioni a Montecitorio.
Una sorta di gioco dell'oca che sta irritando un numero sempre maggiore di parlamentari Dem e grillini. Sono in molti in queste ore a dare ragione a Liberi e Uguali, che, prima di andare avanti sul programma per il cosiddetto patto di legislatura, hanno chiesto di sciogliere il nodo del premier. Altrimenti sembra davvero il festival dell'assurdo. Si va avanti a stilare dei punti programmatici, inevitabilmente molto generici visto che non ci sono quindici giorni di tempo come nel 2018 con la Lega per stilare un'agenda dettagliata, mentre però tutto potrebbe saltare perché Italia Viva ancora non si esprime sul punto chiave e cioè sul nome del presidente del Consiglio.
Deputati e senatori stanno insistendo con i loro leader, Zingaretti e Crimi, per avere anche informazioni sui nomi dei ministri, non certo secondari rispetto ai punti programmatici. "Se Renzi si prende il ministero del Lavoro smantella subito il reddito di cittadinanza, dobbiamo sapere", dice tra lo sconsolato e il furioso un deputato pentastellato. C'è poi la voce di un dicastero, quello dell'Innovazione, per Alessandro Di Battista in modo da cercare di far rientrare la fronda grillina contro la ritrovata, possibile, alleanza con Renzi. Insomma, l'ottimismo di Pd e M5S cozza con il mistero del leader di Italia Viva mentre i parlamentari della maggioranza sono sempre più nervosi.