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Politica
M5S, Di Battista serve come il pane: penoso ostacolarlo come capo politico

Come ampiamente previsto il m5s, se alleato con il PD, viene via via assorbito. Al contrario della fase del “governo del cambiamento” 5s-Lega, i grillini, alleati col peggior partito di sistema, non perdono solo consensi ma l’identità e quando si perde quella i partiti, o movimenti che dir si voglia, scompaiono. I gruppi parlamentari nonostante questa disfatta, anziché imparare la lezione, ballano sul Titanic, fingono di non vedere, avanzano scuse e questo solo perché vogliono rimanere al governo per non tornare, loro, disoccupati. Arrivare ad ostacolare un Alessandro di Battista come capo politico, nonostante serva come il pane e nonostante sia amato dalla base, è chiaramente penoso. Perché un attivista ancora intriso del fuoco dentro dovrebbe sacrificare i suoi giorni liberi, la famiglia, per prendersi freddo ai gazebo, se a Roma la situazione è questa?  

Improvvisamente i Patuanelli, i Crimi, le Ruocco, i Fico e perfino le Taverna si rivelano governisti nonostante una Waterloo senza precedenti e questo pur di tenersi i 10 mila euro al mese. Non parliamo di ortodossi per favore, gli ortodossi non si montano la testa quando vanno a pranzo coi cravattari (esteri e italiani) perché li combattono.

Non basta più la tecnica della comunicazione 5s del “buttarla su Salvini” (che in effetti al Papetee tradì il Movimento) perché in quel modo la base o si schifa o torna ai vecchi partiti. Taverna è arrivata perfino arrogantemente ad “insultare” i 5s emiliano romagnoli che, candidandosi contro il suo volere, sono rimasti coerenti con i principi di Gianroberto Casaleggio e questo nonostante lo snobismo dei vertici (figuriamoci se Gianroberto Casaleggio avrebbe avallato una porcata simile): massima solidarietà quindi a Simone Benini ed al suo gruppo.

Come ha ben sottolineato Paragone (ma anche il sottoscritto da mesi e fino alla noia) i veri pentastellati, quelli che magari se ne sono andati e/o quelli che hanno smesso di riunirsi, vogliono sentire parlare di nuovo di “antisistema”, di politiche davvero espansive e vogliono riconoscersi in un leader onesto, in un combattente (magari unitamente al rinsavire di Beppe Grillo che chiedo dal gennaio 2017).

Eloquente Giuseppi Conte che, anziché dolersi del crollo del Movimento che lo ha “creato”, esulta su tutti i network possibili come un “piddino” qualsiasi. Sicuro caro Presidente del Consiglio di non tradire il tuo vero animo politico non certo pentastellato?

Voglio rispondere anche alle prèfiche che ripetono sempre le stesse cose: è vero, anche la Lega è “sistema”, ma le ramificazioni leghiste non hanno niente a che vedere con le lobbies finanziarie, tecnocratiche, euroburocratiche che sono poi quelle che ogni anno lucrano sulle nostre disgrazie (oltre i 100 miliardi che paghiamo in tasse e disoccupazione).

Le destre in generale, ad esempio l'epopea berlusconiana, hanno odiosi gangli che terminano con molti “reucci” locali ma questi, sono niente a confronto con il veleno ideologico ed antidemocratico che viene inoculato capillarmente nelle menti di chi lavora alle  poste, nelle scuole, nelle ferrovie, nei sindacati ecc (si pensi al mobbing, alle dinamiche da branco, striscianti e presenti in ogni luogo di lavoro tinto di PD se non ti conformi...sono convinto che i lettori sappiano di cosa parlo...). Questi antidemocratici hanno connessioni perfino con lo Stato profondo USA (CIA).

Non chiedo che a comprendere questi fatti siano i benestanti emiliano romagnoli piuttosto mi rivolgo ai cittadini delle aree disagiate (ivi compreso il nord est che farà presto fronte a una crisi alla voce export). Per quanto riguarda Salvini, egli ha avuto quel che si merita, così impara a gonfiare il suo ego, tuttavia l'opulenta macchina del fango, quei media che ci indicano sempre di votare quelli che poi ci fottono (Berlusconi, Monti, Renzi, sardine ecc) non parla minimamente di un dato di fatto: i progressisti hanno mantenuto l'Emilia Romagna ed hanno perso la Calabria, non hanno guadagnato nessuna regione semmai l'hanno persa e questo perché chi sta bene vota per mantenere lo status quo, chi sta maluccio vota per cambiare, ed è questo cambiamento che il MoVimento deve rappresentare.

In conclusione il 5s è un fenomenale strumento in mano ai cittadini e non deve essere disperso, c'è un forte rischio venga percepito come "minestra riscaldata" e quindi non serve un ritorno alle origini punto e basta (non funzionano) bensì un cambiamento radicale...forse è tardi, forse no: che Dio ce la mandi buona (e onesta).

In alto i cuori.

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