Intercettazioni, Bonafede: "No limiti ai pm né bavagli stampa"
"Niente bavagli, divulgare tutto cio' che e' di interesse pubblico". Lo dice, in una intervista al Fatto quotidiano, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. "Adesso - spiega Bonafede sulla bufera nel Csm innescata dal caso Palamara - piu' che le parole servono i fatti. Da ministro devo innanzitutto agire come titolare del potere disciplinare nei confronti di chi ha sbagliato. E bisogna avviare un pacchetto di riforme di cui in tanti hanno parlato in passato, senza fare nulla. Non c'e' piu' spazio per i gattopardi".
"Delle degenerazioni del correntismo - osserva anche - si parla da anni, ed e' stato su mio impulso che nel contratto di governo e' stata inserita la riforma del Csm, proprio per reagire a questo. Pero' il fatto che alcuni politici discutessero con dei togati delle nomine in procure rappresenta un elemento in piu'". Sull'ex ministro Luca Lotti che ha rivendicato di non aver commesso alcun reato parlando con i magistrati, Bonafede spiega: "Sul singolo fatto non entro, visto che ho aperto un procedimento su quella intercettazione. Dopodiche' la rilevanza penale non c'entra nulla con quanto accaduto. Qui si pone una questione morale enorme, anche per i politici".
Sul deputato Cosimo Ferri che ha sostenuto di essere stato intercettato in modo illegittimo tramite un trojan nel telefono del giudice Palamara, il guardasigilli aggiunge: "Non commento. Pero' rivendico il fatto che la legge spazzacorrotti abbia dato agli inquirenti uno strumento fondamentale come il trojan, che in cinque mesi sta facendo emergere sistemi di corruzione in tutta Italia. E ha fatto scoprire anche lo scandalo del Csm".
Conte: "Inammissibile la promiscuità con la politica"
"Dobbiamo intervenire: sicuramente levoreremo con i nostri alleati con il ministro Bonafede per articolare elaborare una qualche riforma. Ma una riforma che deve essere meditata bene. Non possiamo intervenire e pensare per reazioni emotive, intervenire a caldo. Dobbiamo lavorare nel segno di una maggior cesura, creare una netta linea di demarcazione tra politica e servizio giurisdizionale. Non e' ammissibile che ci siamo zone di promiscuita' e di contiguita'. Per fare questo ben venga anche l'apporto delle forze di opposizione". Cosi' Giuseppe Conte parlando ai cronisti delle rifroma della Giustizia.
Commenti