L’appello di Rotondi a Berlusconi: “Rottama Fi er rifai la Dc"
Azzerare Forza Italia e riesumare la Democrazia cristiana. Questa è in estrema sintesi la ricetta di Gianfranco Rotondi, parlamentare di Forza Italia e verdiniano di ferro. Intervistato da Affaritaliani.it l'ex ministro conferma come l'incontro tra Silvio Berlusconi e Denis Verdini di ieri sia stato "interlocutorio".
Rotondi tiene però a difendere Verdini dopo gli attacchi subiti in seguito all'elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica e alla conseguente rottura del Patto del Nazareno: "Ho firmato il documento dei 17 per lealtà verso Verdini. Ricordo che il governo Berlusconi è rimasto in piedi fino al novembre del 2011 grazie al lui. In questi ultimi anni il partito ha avuto un unico coordinatore che è lui. Ora che lo si vuole rottamare mi sono sentito in dovere di solidarizzare".
"Il tema - prosegue Rotondi - non è la sostituzione del capogruppo o di altri. Dobbiamo invece far coincidere il ritorno di Berlusconi con un nuovo inizio che sia radicale". Da che cosa partirebbe? "Sicuramente dal nome. Il nuovo partito lo ribattezzerei Democrazia Cristiana. La mia non è una battuta. La nuova Forza Italia è nata morta e si ricorderà solo per le beghe interne. La prima Forza Italia invece ha fatto storia. E poi mi sembra evidente che in Europa ci siano due blocchi politico culturali, uno è quello socialista l'altro è quello popolare o democristiano".
E sul ruolo di Raffaele Fitto nel nuovo soggetto dice: "E' uno di noi, Fitto che viene dalla Dc si è giustamente risentito quando Berlusconi gli ha dato del democristiano figlio di un democristiano. Però, dopo il risentimento, se ne dovrebbe ricordare un po' anche lui. Mi sembra che anche Fitto abbia bisogno di riscoprire l'esperienza del cattolicesimo politico".
Poi boccia l'alleanza con la Lega, almeno al primo turno qualora passasse l'Italicum: "Io ho votato a favore delle riforme e quindi per l'Italicum principalmente perché è una legge che ci permette di presentarci senza fare accordi con nessuno visto che prevede il doppio turno. La nuova Dc o il partito delle culture nazionali con Berlusconi alla testa, eletto però con strumenti democratici, credo che non avrebbe problemi ad andare al ballottaggio. Poi al secondo turno si faranno le alleanze. Sono convinto che l'Italicum non sia affatto l'abito della morte per noi. E poi il Centrodestra così come l'abbiamo conosciuto non c'è più. La destra oggi è Matteo Salvini, se gli accostiamo il nostro centro perdiamo la metà dei voti".
Rotondi chiude con un auspicio: recuperare il rapporto con Matteo Renzi: "Mi sembra evidente che ci sia stata una grossa incomprensione con l'elezione di Mattarella, ma dopo questo passaggio traumatico le cose si possono riappianare. Ora Berlusconi è ancora un po' incavolato ma essendo la persona più conciliante che io conosca penso che ci sia lo spazio per ricucire col premier".
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)