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Politica
M5s, Papa Francesco non è grillino: "Lavoro per tutti, non reddito per tutti"

Papa Francesco "gela" Beppe Grillo. Il Santo Padre non lo cita direttamente com'è ovvio, né cita il Movimento Cinque Stelle, ma la dichiarazione "Lavoro per tutti, non reddito per tutti" è un chiaro riferimento al reddito di cittadinanza propugnato dal M5s, su cui - evidentemente - il Pontefice ha molte riserve. Acclamato da una folla festante di tremilacinquecento persone durante la visita all'Ilva di Cornigliano nella sua trasferta genovese, Papa Francesco risponde a quattro domande di un imprenditore, di una lavoratrice interinale, di un sindacalista e di un imprenditore. E prendendo proprio spunto dalle parole di una lavoratrice interinale, Sua Santità ha fatto un accorato ed encomiabile discorso sulla dignità dei lavoratori. "L'obiettivo vero da raggiungere non è il reddito per tutti, ma il lavoro per tutti. Poiché senza lavoro per tutti non ci sarà dignità per tutti".

Lavoro e non reddito senza lavoro, dunque. Parole che si discostano radicalmente dalle istanze propugnate da Beppe Grillo e dal suo tormentone sul "reddito di cittadinanza". E dire che, nell'ormai lontano 2013, Grillo dichiarava pubblicamente: "Papa Francesco è un grillino" e, non contento, aggiungeva: "Ci ha copiato un po'. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, ma le sparate dell'ex comico sono rimaste immutate nel tempo. L'ultima in ordine cronologico quel "Siamo noi i nuovi francescani" che ha fatto storcere il naso in Vaticano e da cui perfino il Segretario di Stato di Sua Santità, Monsignor Parolin, ha preso le debite distanzeFamiglia Cristiana, dal canto suo, nell'illuminante ed esaustivo scritto di Francesco Anfossi sviscerava già con cognizione di causa le contraddizioni del reddito di cittadinanza riproposto da Grillo durante la marcia "francescana" da Perugia ad Assisi. 

Anche Monsignor Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana, aveva preso qualche giorno fa le distanze dalle dichiarazioni di Grillo, ribattendo con garbo che "nessuno può definirsi vero francescano". Da ricordare che, qualche anno, fa - sempre nel 2013 - Monsignor Becciu ricevette la visita dei parlamentari pentastellati Alessandro Di Battista, Nicola Morra e Massimo Artini, portati in Vaticano dall'ingegnere cattolico Andrea Aquilino, già candidato regionale e attivista storico del M5s poi - paradossalmente - espulso dal Movimento per la sua difesa dei valori della Famiglia, ai tempi in cui qualsiasi vicinanza con la Santa Sede era per i grillini più ortodossi una sorta di onta. Al punto che, all'epoca, lo stesso Di Battista fu costretto a "giustificare" con toni fra l'imbarazzato e il colpevole la sua visita in Vaticano dinanzi a una pletora di attivisti indignati e a sconfessare quasi il gesto dell'ingegner Aquilino - espulso qualche tempo più tardi - di avvicinare il Movimento alla Chiesa Cattolica. Quella stessa Chiesa Cattolica la cui attenzione oggi il Movimento pare rincorrere sempre più. Come si cambia per non morire, verrebbe da commentare. 

E se non fossero bastate le molteplici prese di distanza da parte dei prelati dalle dichiarazioni di Grillo, quei tanti osservatori che avevano visto la presunta apertura di Avvenire e del suo direttore Marco Tarquinio nei confronti del M5s - e c'è chi è pronto a giurare che l'autorevole giornalista stia mirando a una poltrona di prestigio in Rai complice un eventuale governo pentastellato - come un segnale d'interesse benevolo nei confronti del Movimento da parte delle gerarchie ecclesiastiche, si è dovuto ricredere a maggior ragione con la dichiarazione di Papa Francesco all'Ilva di Cornigliano.

Sulla dichiarazione del Papa ha espresso il proprio parere anche il segretario del Pd Matteo Renzi, leggendola in chiave anti 5 stelle, e Beppe Grillo ha risposto a sua volta - arrampicandosi sugli specchi - dicendo che la proposta del reddito di cittadinanza va nella direzione indicata dal Pontefice. Comunque sia, malgrado le giravolte e l'esegesi strumentale di un discorso chiarissimo, per i grillini la strada per la conquista della Santa Sede appare ancora molto lunga e, dopo l'ultima esternazione del Santo Padre, sembrerebbe più che mai in salita. 

 

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