Toscana, Conte fa i "capricci" e snobba il comizio finale di Giani. Il M5S teme un tracollo alle elezioni regionali - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 16:55

Toscana, Conte fa i "capricci" e snobba il comizio finale di Giani. Il M5S teme un tracollo alle elezioni regionali

Giuseppi potrebbe comunque incontrare il Governatore

Di Alberto Maggi

L’unico incontro pubblico tra Conte e Giani è stato registrato lo scorso 25 settembre a un convegno dell’Acli, con stretta di mano e una sfuggente foto di rito

Il Movimento 5 Stelle e il suo leader Giuseppe Conte, dopo il tracollo elettorale in Calabria nonostante avessero candidato l'uomo del reddito di cittadinanza, l'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico, continuano a creare problemi al Centrosinistra e in particolare al Partito Democratico. Domenica e lunedì si vota per le elezioni regionali in Toscana, dove il presidente uscente Dem Eugenio Giani dovrebbe facilmente essere riconfermato. Ma i pentastellati, che solo alla fine hanno deciso di appoggiarlo, continuano a fare i "capricci". Domani, per la chiusura della campagna elettorale, Conte sarà in tour nella terra di Giani, senza però farsi vedere sul palco al fianco del Governatore uscente. 

Il candidato del centrosinistra chiuderà infatti oggi la campagna con AVS, mentre domani sarà a Firenze con la segretaria Elly Schlein e il presidente del Pd Stefano Bonaccini. Venerdì, Matteo Renzi sosterrà il Governatore con un evento in centro a Firenze. Tutti in ordine sparso, insomma. E niente schieramento unitario dei leader, come invece farà il Centrodestra, che per la prima volta sbarcherà in blocco nel capoluogo toscano per sostenere Alessandro Tomasi. Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi puntano a portare almeno tremila persone in piazza San Lorenzo, cuore popolare di Firenze, con l’obiettivo di "detoscanizzare l’Italia", slogan sul quale Silvio Berlusconi ha battuto per anni. 

Se la decisione di Alleanza Verdi Sinistra e di Renzi è comprensibile, essendo forze politiche minori, decisamente stupisce l'atteggiamento del M5S, che almeno secondo i sondaggi nazionali è la seconda forza di opposizione. Conte ha scelto di snobbare Giani. L’unico incontro pubblico tra Conte e Giani è stato registrato lo scorso 25 settembre a un convegno dell’Acli, con stretta di mano e una sfuggente foto di rito: "Si è messo in discussione per un nuovo progetto", le parole dell'ex premier. La scelta di non essere al fianco di Giani ha sollevato diversi malumori nel Pd: "Se Conte è così imbarazzato, perché ha sostenuto Giani? Forse perché in Toscana andremo decisamente meglio che in Calabria e puntiamo a una grande vittoria con un candidato non del Movimento?", spiegano fonti Dem.

Il vero timore - spiegano dal Pd - è quello di una batosta elettorale anche in Toscana per i pentastellati. E' noto che alle elezioni locali il Movimento sia particolarmente debole, ma stavolta il timore è quello di un tracollo senza precedenti. Tanto da risultare del tutto irrilevante per la vittoria di Giani, nel senso che il successo ci sarebbe comunque anche senza la lista a 5 Stelle.

Alle elezioni europee del 2024 il partito dell'ex premier 'Giuseppi' aveva ottenuto un discreto 8,2% risultando la terza forza politica regionale. Ora - spiegano fonti del Pd - potrebbe non fare nemmeno il 4% ed essere perfino superato non solo da AVS, dalla Lega e da Forza Italia ma anche dalla lista di ispirazione renziana. Ecco spiegato, forse, il motivo del forfait di Conte alla chiusura della campagna elettorale di Giani. Nel M5S probabilmente sperano che queste elezioni passino in fretta perché saranno, pare, un bruttissimo ricordo per i pentastellati.

L'imbarazzo del M5S è forse anche legato al fatto che in Toscana esiste un vero e utile reddito di cittadinanza regionale che non grava sul bilancio della regione. La misura non pesa ai cittadini, come ha spiegato qualche settimana fa lo stesso Giani: i soldi necessari “arriveranno da fondi europei di cui noi abbiamo esplorato la possibilità di attingere per una cifra che va sui 15-20 milioni”.

La misura, ha precisato, è concepita come “un reddito di inserimento lavorativo perché consentirà di dare un bonus a coloro che rimangono privi di qualsiasi forma salariale”. Insomma, tutta un'altra cosa rispetto alla misura del governo Conte I e di Tridico che ha portato un buco enorme nei conti pubblici (come il Superbonus, altra genialata pentastellata) e moltissimi casi di truffe.

Da segnalare infine che la segretaria dem Schlein e il leader dei 5 stelle Conte hanno avuto una breve ma serrata conversazione alla Camera subito dopo il voto sulle autorizzazioni a procedere per il caso Almasri. L'ex premier, conversando successivamente con l'Ansa, rispondendo a una domanda al riguardo ha detto che domani in Toscana incontrerà il candidato del centrosinistra Eugenio Giani. Ma non sarà al suo comizio, a quanto risulta. Probabilmente sarà un altro faccia a faccia breve e fugace come quello del 25 settembre.

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