Marina Berlusconi: "La riforma della Giustizia è una priorità, i magistrati che sbagliano devono pagare" - Affaritaliani.it

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Marina Berlusconi: "La riforma della Giustizia è una priorità, i magistrati che sbagliano devono pagare"

La figlia del Cavaliere ricorda il padre scomparso due anni fa ma manda anche messaggi alla politica

di redazione politica

Marina Berlusconi, messaggi alla politica in ricordo del padre scomparso

Sono passati due anni dalla morte di Silvio Berlusconi, il Cavaliere si è spento il 12 giugno del 2023 dopo una lunga malattia, ma il suo ricordo è costante. La maggioranza di governo fa spesso riferimento alle sue idee politiche e Forza Italia, sotto la guida di Antonio Tajani, prosegue nel portare avanti le sue battaglie. Tra queste c'è sicuramente la riforma della Giustizia. A ribadirlo è la figlia Marina Berlusconi: "Una priorità assoluta". La presidente di Fininvest, nel ricordare il padre a due anni dalla morte, ribadisce l'importanza di quel provvedimento.

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"Un Paese in cui la giustizia non funziona - dice Marina Berlusconi a Il Giornale - è un Paese destinato a fallire. Certo, non mi illudo che basti una riforma per restituire questo Paese alla piena civiltà giuridica, ma penso che rappresenterebbe decisamente un importante passo avanti. E poi servirebbe anche altro. Andrebbe introdotta una vera e propria responsabilità civile dei magistrati, in nome di un principio sacrosanto che dovrebbe valere anche per loro: è giusto che chi sbaglia risponda dei propri errori".

Marina parla anche di politica estera e dell'importanza che ha avuto suo padre in una fase molto delicata a livello internazionale. Silvio Berlusconi "è stato uno dei più convinti sostenitori di una maggiore unione tra i Paesi europei e già nel '94 auspicava una politica estera comune e una difesa comune. È stato tra coloro che hanno anticipato quella che si potrebbe definire una nuova forma di patriottismo, un patriottismo europeo, sempre ovviamente nel quadro di un legame di ferro tra le due sponde dell'Atlantico". Marina poi ripercorre i contenuti dell'ultimo manoscritto dell'ex premier elaborato pochi giorni prima della sua morte. "Leggere queste righe mentre in tre Continenti imperversano violenti conflitti, mi fa pensare che se nel mondo ci fosse un po' più di Silvio Berlusconi, be' - aggiunge - forse si starebbe meglio: ci sarebbe più buonsenso e meno sofferenza".

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