"Meloni perde il referendum? A casa". Il Pd esce allo scoperto su Affari
Parla Valter Verini, capogruppo Pd in Commissione Antimafia e storico esponente Dem vicino alla segretaria Elly Schlein
"Le conseguenze dirette sul Governo e sulla Presidente sarebbero inevitabili, direi automatiche”
Il Partito Democratico esce allo scoperto su Affaritaliani.it. Se al referendum costituzionale - che ormai appare inevitabile - sul premierato dovesse vincere il no, la premier Giorgia Meloni dovrà dimettersi e lasciare Palazzo Chigi.
“Sarà inevitabile se la Meloni e il Governo si ostineranno a far passare una proposta pericolosa per l’equilibrio costituzionale del Paese. Una proposta che delegittima la figura di garanzia del Presidente della Repubblica e dello stesso Parlamento. In questo caso non ci saranno due terzi di voti e si farebbe il referendum che per me boccerebbe questo disegno autoritario. E, in questo caso, le conseguenze dirette sul Governo e sulla Presidente sarebbero inevitabili, direi automatiche”, afferma ad Affaritaliani.it il senatore Valter Verini, capogruppo Pd in Commissione Antimafia e storico esponente Dem vicino alla segretaria Elly Schlein, rispondendo alla domanda diretta se Meloni dovrà dimettersi in caso di vittoria del no al referendum confermativo sul premierato (sempre che non ci siano cambiamenti in Parlamento e si trovi la maggioranza dei due terzi per evitare il giudizio popolare, ipotesi al momento molto remota).
La strategia delle opposizioni, almeno Pd e M5S, è chiara: personalizzare il referendum su Meloni per cercare di farla cadere come accadde a Matteo Renzi nel 2016. Nessun dialogo in Parlamento dunque. Si va allo scontro.