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Politica
Missili su Conte, Di Maio: "Quanti regali alla destra". Prodi: "S'è suicidato"

Di Maio, siluri su Conte: "Ha perso 11 milioni di voti e regalato il potere alla destra"

''La caduta di Draghi ha sconvolto tutto, il panorama politico si è rimescolato. Perciò adesso si stanno parlando le forze responsabili e che possano vantare credibilità''. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che, in un'intervista a Repubblica spiega che nell'M5S "è in corso un'interlocuzione tra quelli che condividono un'idea d'Italia, la possibilità che l'agenda Draghi torni al governo del Paese. Questo è lo spartiacque. Ma non abbiamo solo la destra da fronteggiare: c'è anche Giuseppe Conte che fa parte DI quel populismo unito al sovranismo, corresponsabile DI quanto è successo. Avevamo dei provvedimenti in cantiere che dovevano aiutare le famiglie, ad esempio sul caro benzina e sul caro gas: sui tavoli europei sarà difficile fare battaglia con un governo che si occupa solo degli affari correnti''.

"Perché per quanto mi riguarda il Movimento non c'è più - aggiunge Di Maio- Ho contribuito a fondarlo e costruirlo e a torto o ragione era nato per andare al governo e cambiare le cose, non sfasciare i governi per complicare le cose. Se vogliamo davvero costruire un'area DI unità nazionale che guardi all'obiettivo DI mettere a posto questo Paese, con una prospettiva, una visione, una programmazione, non posso rispondere tramite le interviste o le repliche all'uno o all'altro tweet, io vorrei cercare DI unire come stanno facendo tanti altri. Se ci riusciamo bene. Se non ci riusciamo allora vorrà dire che gli elettori prenderanno atto anche DI questo. Ho lavorato bene con tutti i ministri - dice ancora - il clima che c'era fuori tra le forze politiche non era quello che vivevamo dentro il Consiglio dei ministri. Se sono degli interlocutori dovranno deciderlo loro, lo dico anche per rispetto nei loro confronti''.

Prodi su Conte: "S'è suicidato, ha fatto come Bertinotti con me"

Quanto a un eventuale ticket con Beppe Sala, Di Maio afferma che ''con lui ho sempre avuto un'interlocuzione, come con tanti altri. Vuole restare a fare il sindaco DI Milano, sicuramente in questi mesi è stato una persona con cui mi sono confrontato molto spesso, vedremo. Andare al voto con l'agenda Draghi - conclude - significa mettere al centro gli obiettivi, i temi e un metodo DI lavoro, non la singola persona, l'individualismo. Inseguire il merito delle riforme per migliorare la vita delle persone paga sempre. Il risultato del 25 settembre non è deciso, è tutto aperto. Le telefonate preoccupate che ho ricevuto dalle cancellerie europee sono state più che altro legate alla crisi che stava vivendo il governo Draghi. La sua tenuta e la sua autorevolezza erano importanti non solo per l'Italia ma per tutta l'Europa. Comunque io non reputo la coalizione Berlusconi-Salvini-Meloni DI centrodestra, quella ormai è una coalizione DI destra. E il capolavoro DI Conte è stato quello DI costruire la crisi perfetta per dare poi il destino del presidente del Consiglio nelle mani della destra''. 

“Ragazzi, Conte si è suicidato, politicamente parlando. E poi quando ha detto ‘la mia gente mi chiede di non votare la fiducia’ mi è sembrato di ascoltare di nuovo le parole che usò Fausto Bertinotti con me”, dice invece Romano Prodi a Il Foglio. “Ma motivare una scelta politica con la scusa della tua gente che lo chiede è populismo. Ragazzi, non scherziamo”.

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