A quando l'addio definitivo al Cnel?
La soppressione del Cnel, il Consiglio nazionale dell' economia e del lavoro, non è ancora legge. La riforma costituzionale che la contiene, quella che disegna il nuovo Senato non elettivo e tanto ha fatto discutere, deve ancora superare l' ultimo esame alla Camera e, soprattutto, il referendum di ottobre. Ma ci si porta avanti.
Nei prossimi giorni 20 dipendenti del Cnel saranno trasferiti alla Corte dei conti. Di fatto è il primo, piccolo anticipo della riforma costituzionale, che prevede il trasferimento proprio alla Corte dei conti di tutti i 65 dipendenti al momento in carico al Cnel. Ma come è possibile uno spostamento del genere prima che sia approvata la legge che lo stabilisce? Cnel e Consiglio di Stato stanno per firmare un «accordo di avvalimento», in sostanza un patto fra amministrazioni per il prestito temporaneo di alcuni dipendenti. Che cosa succederà, però, se al referendum dovessero vincere i no?
Tutti i dipendenti, scrive salvia sul corriere della sera, in prestito dovrebbero tornare alla casa madre, lo stesso Cnel riprenderebbe a lavorare a pieno regime. Ma questa, in caso di vittoria del no, sarebbe la notizia minore.