Brexit: l'Italia ora dovrà giocare un ruolo importante - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Brexit: l'Italia ora dovrà giocare un ruolo importante

Avevamo sperato che l'accordo raggiunto con Cameron placasse la spinta antieuropeista della pubblica opinione inglese, invece alla tradizionale diffidenza verso la burocrazia di Bruxelles si è unita la protesta che pure oltre Manica muove contro le élite di potere. Da questo connubio di sentimenti avversi è uscito il verdetto dell'elettorato contro la permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea. È un referendum da rispettare, ovviamente, ma le conseguenze non potranno non ricadere sulle spalle dei cittadini britannici. Stamane le perturbazioni finanziarie hanno subito segnalato il disagio dei mercati e i timori degli investitori mondiali. Dobbiamo essere consapevoli che l'immediato futuro sarà attraversato in Europa da spinte difficili da controllare; eppure, la sfida che si apre con l'uscita della Gran Bretagna, può dare ai paesi del Vecchio Continente quella spinta europeisti a troppo soffocata negli recenti da egoismi e negligenze. L'Italia può e deve giocare un ruolo importante, come d'altronde è avvenuto in passato grazie al contributo di statisti e uomini politici - perché ignorare la loro appartenenza, da De Gasperi in poi, alla storia del movimento democratico cristiano? - capaci di guardare oltre le convenienze o le paure, cercando sempre di orientare gli sforzi delle classi dirigenti europee verso un comune destino di pace e di prosperità. La Brexit non deve demoralizzare l'azione dei veri europeisti.
 

Beppe Fioroni