Consip, il Giglio magico ora punta al 'pizzino': sperano sia falso pure quello
Mattarella irritato per l'ipotesi 'complotto'; il Giglio magico punta ad azzoppare 'mediaticamente' l'inchiesta giudiziaria per ottenere l'archiviazione
Matteo Renzi su Consip sceglie il profilo basso. Ai suoi ha chiesto di non alzare i toni e di smetterla di parlare di complotto. Per un fair play istituzionale gradito a Sergio Mattarella.
E in ossequio a una precisa strategia di comunicazione: «E' inutile gridare, le cose ci stanno dando ragione e la verità sta venendo a galla. Tutto ciò ha un ritorno politico e d' immagine che non va disperso con isterismi».
Tanto più che il segretario dem è convinto che «altre porcherie» compiute da chi ha manipolato le prove dell' inchiesta Consip, «salteranno fuori».
In particolare, scrive il Messaggero, l'attenzione di Renzi e dei fedelissimi è appuntata sul famoso pizzino: «Ma vi sembra credibile e possibile che sia stato trovato un biglietto stracciato nella spazzatura di Romeo, che sia stato ricomposto e che guarda caso ci fosse scritto 30 mila al mese per T. che avrebbe voluto dire Tiziano Renzi? E' una follia», dice un deputato del Giglio Magico, «in realtà ormai non c' è alcuna certezza in quella indagine...».
La speranza tra i dem è che scatti l' archiviazione, prima dell' inizio della campagna elettorale, per babbo Renzi e per il ministro dello Sport Luca Lotti. «Anche perché Matteo vittima di un intrigo giudiziario», dice un altro renziano, «può conquistare la simpatia della gente». E voti.