Palazzi & potere
Fincantieri potrebbe acquisire il gruppo Dcns

Ci danno pure il contentino (per consentire al belpaese di salvare almeno la faccia): Fincantieri potrebbe acquisire il gruppo Dcns.
Non è che zitto zitto il Governo di Matteo Renzi riuscirà a farsi dare un contentino dal presidente francese francois Hollande? A distanza di qualche settimana dall’ultimo bilaterale italo-transalpino, tenutosi a Venezia, si stagliano all’orizzonte lavori in corso per un accordo tra Roma e Parigi nel settore navale. In ballo c’è la possibilità di far acquisire a Fincantieri come minimo una posizione di rilievo in qualche società francese che opera nello stesso settore. Chi ha seguito da vicino il bilaterale fa anche un nome.
Parliamo del gruppo Dcns, costruttore navale francese, soprattutto a livello bellico. Insomma, a Venezia si sarebbero poste le basi per il minicontentino all’Italia, ormai terra di conquista a 360 gradi per i francesi, come da ultimo dimostra l’ascesa della transalpina Vivendi in Telecom.
Ma gli addetti ai lavori ritengono che questa opzione possa diventare sempre più marginale, a beneficio proprio della Dcns. Ad ogni modo, scrive sansonetti sulla notizia, la conferma di Bono in azienda potrebbe essere funzionale all’operazione. Naturalmente sull’esito pesano diverse incognite. Innanzitutto va verificata la formula: acquisizione, fusione o altro tipo di accordo. E poi va tenuto presente che Fincantieri non naviga oggi in ottime acque, soprattutto sotto il peso delle maxiperdite della controllata norvegese Vard. Nei primi 9 mesi del 2015 Fincantieri ha messo a segno ricavi per 3 miliardi, chiudendo con un rosso di 96 milioni. Non il miglior biglietto da visita.