Palazzi & potere
Le bugie sono sempre in salute

Fake news è una nuova espressione da aggiungere al proprio vocabolario e diventata di uso comune all’interno del dibattito politico statunitense. Tuttavia, sarebbe un errore restringere le fake news al solo ambito politico: possiamo imbatterci in una bufala in qualunque settore, anche in quello scientifico. Ma c’è una differenza fondamentale: in scienza, una fake news non riguarda solamente chi ha scritto cosa su twitter. In scienza, una notizia falsa può diventare una questione di vita o di morte.
Non dobbiamo impegnarci troppo duramente per trovare qualche prova nel corso della storia.
Il salasso per curare un’ampia gamma di malattie. Gli stregoni per guarire le persone. Sono appena due esempi di un lunghissimo e deprimente elenco di false notizie scientifiche che hanno portato solo sofferenza e morte per moltissimi secoli. Oggi questa tendenza continua ad essere replicata: basti pensare all’opinione modaiola per cui i vaccini sarebbero dannosi. Se le fake news politiche possono essere divertenti e strapparci un sorriso, quelle scientifiche invece possono essere molto pericolose.
Ma oltre i vaccini c’è un’altra fake news scientifica alla ribalta delle cronache nazionali. Si tratta dei grassi saturi.
Tutti noi siamo stati cresciuti nella convinzione che il consumo dei grassi saturi ci facesse diventare grassi e ci facesse fondamentalmente male. Oggi la scienza ha dimostrato che tutto ciò non è vero. Questa non è una fake news di tipo politico (ossia una rivendicazione basata su un’opinione) bensì è una falsa notizia scientifica. Qualcosa che ritenevamo essere corretto, è stato dimostrato dalla scienza essere falso.
Il British Journal of Sports Nutrition (BJSN), una prestigiosa rivista scientifica, lo ha scritto chiaramente: “Nonostante la convinzione di medici e società civile, l’idea secondo cui i grassi saturi ostruiscano le arterie è semplicemente sbagliata”.
“… [non vi è] alcun collegamento tra consumo di grassi saturi e qualsiasi causa di mortalità, malattie coronariche, mortalità dovuta a patologie cardiache, ictus ischemici”.
In poche parole quello che la scienza ci sta dicendo è: “Se pensavi che i grassi saturi fossero cattivi, ti stai sbagliando di grosso”.
Perché questo è così importante?
In primo luogo è importante perché riguarda la salute pubblica – la nostra e quella delle nostre famiglie. Alimenti con un basso contenuto di grassi – spesso però ricchi di zuccheri semplici e raffinati– sono stati spacciati per cibi sani. Tutto questo deve finire. Anche tu che stai leggendo, smettila, se non lo avessi già fatto.
In secondo luogo è importante nell’ottica di un dibattito politico e mediatico. Prendiamo come esempio l’olio di palma. Questo ingrediente, che contiene il 50% di grassi saturi è stato vittima di una campagna denigratoria che additava l’olio di palma come nocivo. Alcuni fra i più noti deputati e senatori hanno esercitato delle forti pressioni sulle aziende con lo scopo di far ritirare i prodotti contenenti olio di palma (inutile dire che in molti abbiano ceduto), promuovendo e suggerendo tasse o divieti relativi all’uso e alla distribuzione di olio di palma. Anche questo deve essere fermato. Ti stanno mentendo.
Infine, in politica come in scienza, una fake news è generalmente più attraente di una noiosa verità. Le fake news sono per natura sensazionaliste, conducono alla speculazione e ai titoloni sui giornali.
La correttezza, la verità, la dichiarazione “in realtà questo aspetto non è molto accurato…” non sono divertenti per i media. E lo stesso vale per la scienza: gli allarmismi gratuiti sull’olio di palma e sui vaccini hanno riempito le pagine dei giornali. La precisione scientifica che mira a smantellare una per una le inesattezze e le imprecisioni, non ottiene mai lo stesso trattamento. Tutto questo deve essere fermato. Impariamo a fidarci degli esperti e della scienza. Sbarazziamoci delle false notizie scientifiche che rischiano di danneggiare seriamente la nostra salute.
Emanuela Mapelli