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Palazzi & potere
Maker Faire Rome: Link Campus University protagonista

Anche quest’anno l’Università degli Studi Link Campus University sarà protagonista alla Maker Faire European Edition, in programma presso la Fiera di Roma dal 12 al 14 ottobre.

L’università sarà presente all’evento con uno stand (G9 - Padiglione 5) che ospiterà installazioni multimediali, incontri, workshop ed eventi pensati per coinvolgere il pubblico sui temi di ricerca cari all’Ateneo quali innovazione, design thinking, cyber security, gaming e comunicazione digitale. Inoltre, quest’anno, Link Campus University è Social Media Partner della Fiera.

Maker Faire Rome – The European Edition 4.0, giunta alle sua sesta edizione, è la fiera dedicata all’innovazione dove maker, studenti, famiglie e appassionati di ogni età si incontrano per presentare i propri progetti e scoprire le più interessanti novità tecnologiche del futuro che verrà.

Link Campus University è presente a Maker Faire sin dalla sua prima edizione italiana. Per capire da cosa nasca l’interesse per questo tipo di eventi abbiamo incontrato Massimiliano Dibitonto e Lorenza Parisi, ricercatori del corso di comunicazione digitale che hanno coordinato la partecipazione dell’Ateneo all’edizione di quest’anno.

Cosa è per voi la Maker Faire?

Maker Faire è un grande evento ma anche una vera e propria “festa dell’innovazione”, un’innovazione che nasce soprattutto dal basso, da quelli che sono i “maker”: appassionati di tecnologia, autodidatti ma anche professionisti che nel loro tempo libero costruiscono progetti e prototipi innovativi per dare forma alle proprie idee.

Il valore aggiunto del movimento maker è che si basa sulla democratizzazione della conoscenza: molte tecnologie e tecniche di fabricazione che prima erano costose o riservate a una ristretta elitè sono ora sono disponibili a tutti (stampa 3d, banda larga, processori miniaturizzati, ecc.) e permettono agli appassionati di realizzare i loro progetti. Queste tecnologie accessibili, naturalmente, trovano grande applicazione anche in contesti più istituzionali come il mondo della ricerca universitaria.

Perchè la Link è presente a Maker Faire?

Alla MF si parla di tanti temi: sostenibilità, nuovi cicli economici, economia circolare, green economy, nuove modalità di produzione, design, autocostruzione, ricerca applicata e molto altro.  Sono temi trasversali che interessano tutti gli studenti, sia che essi studino economia, giurisprudenza, economia dello sport o comunicazione. E’ importante essere informati su questi temi, infatti i mestieri del futuro richiederanno competenze trasversali e capacità di adattamento a un mondo che cambia rapidissimamente.

La maggior parte delle professioni attuali e anche le aree di ricerca e le discipline che si insegnano all’università, non esistevano o erano a uno stato molto embrionale appena pochi anni fa. Intere materie o processi produttivi sono stati rivoluzionati dall’avvento delle nuove tecnologie. Per questo motivo noi crediamo che una efficace formazione universitaria debba fornire ai suoi studenti le giuste chiavi per leggere la contemporaneità, soprattutto guardando al mondo del lavoro con uno sguardo consapevole, in grado di cogliere nuove sfide. In questo senso, Maker Faire è molto di più di una finestra su prototipi e tecnologie del futuro: è un vero e proprio movimento verso il futuro del quale siamo orgogliosi di far parte.

Che progetti presentate al vostro stand?

A Maker Faire portiamo la nostra università e il nostro network: abbiamo preparato un programma che rappresenta al meglio i diversi temi di ricerca e l’approccio multidisciplinare che ci contraddistingue. I visitatori dello stand saranno coinvolti in workshop organizzati dai centri di ricerca, potranno assistere a talk, presentazioni e performance teatrali con tanti ospiti provenienti dal mondo dell’impresa, del design e del videogame.

Inoltre siamo anche noi dei makers, quindi saremo presenti con alcune installazioni interattive pensate per coinvolgere i visitatori. Una delle nostre installazioni, ad esempio, unisce la moderna tecnologia del riconoscimento vocale e dell’intelligenza artificiale alla scrittura creativa; poi sarà possibile vedere all’opera un drone utilizzato nell’agricoltura di precisione; infine gli appassionati di gaming si divertiranno con due cabinati con videogame vintage riattualizzati grazie alle nuove tecnologie.

In questa edizione siete anche social media partner della fiera, ci raccontate questa esperienza?

Il nostro ruolo da social media partner ci ha impegnati su più fronti, al di là della copertura durante i giorni dell’evento. E’ stata un’ottima occasione per coinvolgere in prima persona gli studenti del corso di Comunicazione Digitale e insegnare loro come gestire la comunicazione sui social media. I ragazzi, infatti, hanno lavorato in team con ricercatori dell’Università e hanno avuto modo di sperimentare sul campo quello che ci auguriamo possa diventare per loro una vera e professione: il social media manager. Operativamente dal mese di maggio, abbiamo promosso viralmente la partecipazione alla Maker Faire all’interno dei network e delle community alle quali apparteniamo: designer, startupper, fablab e centri di ricerca universitari e istituzionali. Come social media manager, poi, abbiamo collaborato alla realizzazione di un piano editoriale sui diversi canali social che fosse il più possibile interessante e attraente anche per chi non conosce ancora un evento internazionale come Maker Faire.  I nostri ricercatori, infine, hanno pubblicato diversi articoli di taglio divulgativo sul blog ufficiale dell’evento, mentre l’art director ha lavorato alla realizzazione di video e contenuti multimediali originali per i principali social media: Facebook, Twitter e Instagram, il social del momento.

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