Monta la polemica tra Carlo Calenda e Massimo Giletti, i due possibili avversari di Virginia Raggi nella corsa al Campidoglio. Il primo è ormai sicuro di candidarsi. L'altro invece ci sta ancora pensando. “Non parlo da candidato ma provo angoscia a vedere Roma ridotta così - ha detto Giletti - quando deciderò, lo dirò. Ma ho bisogno di pensarci duemila volte”. Poi ha fatto un chiaro riferimento a Matteo Salvini e alla Lega: “Quando mi dicono ‘fai il sindaco di Roma’… ma io nemmeno di Ladispoli perché dovrei andare lì con una ruspa e tirare giù tutto. Avete visto in che stato è ridotta Roma? Erba da tutte le parti, ci vuole poco a fare meglio”. La replica di Calenda è durissima: “Caro Giletti sbagli due volte, governare Roma è un’impresa difficilissima e per farlo serve la testa, altro che la ruspa. Queste idiozie che non vogliono dire nulla vanno bene per l’intermezzo di uno show televisivo non per candidarsi a governare la Capitale d’Italia”. “Giletti sta giocando con la candidatura a sindaco e usando il suo ruolo di giornalista per promuoverla prima di annunciarla. Una roba che neanche in Bielorussia verrebbe tollerata”.
Palazzi & potere
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