News dall'italia e dal mondo: cosa c'è in prima pagina oggi - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

News dall'italia e dal mondo: cosa c'è in prima pagina oggi

Notizie dall'Italia e dal mondo. Ultimissime: cosa accade oggi

Bombe a New York, l’ombra del terrore sul voto Usa

Elezioni a Berlino: Merkel sconfitta, avanza la destra

La Duma resta a Putin ma precipita l’affluenza

In bilico la tregua umanitaria ad Aleppo

L’offensiva di Salvini dal palco di Pontida

Weidmann: «Per l’Italia già troppa flessibilità»

 

Esteri

Notte di paura a New York tra sabato e domenica. Un ordigno artigianale è esploso a Chelsea provocando 29 feriti. Trovata intatta una seconda bomba. Per il governatore di New York, Andrew Cuomo si tratta di «un atto di terrorismo». Poche ore prima in un mall del Minnesota un uomo aveva accoltellato 9 persone al grido di «Allah Akbar». I “nuovi incubi dell’America” raccontati da Anna Lombardi su Repubblica.

 

Sul Corriere della Sera il punto sulle indagini di Guido Olimpio: “La pentola intatta, lo strano manifesto e il biglietto in arabo: caccia al colpevole”. Per le autorità un legame con il terrorismo internazionale non è al momento immaginabile. Sul web è comparso un manifesto-rivendicazione dell’attacco ma viene giudicato poco attendibile, così come molti dubbi suscita un bigliettino scritto in arabo recuperato nella sacca che conteneva la bomba.

 

Opposte le reazioni dei due candidati alle elezioni presidenziali. Per il repubblicano Donald Trump «serve più durezza», per la democratica Hillary Clinton non occorrono «conclusioni affrettate». Per Federico Rampini su Repubblica “Trump soffia sulla paura” rilanciando la sua narrazione preferita sull’America di oggi: un Paese allo sbando.

 

Secondo Edward Luttwak, intervistato da Cesare De Carlo sul Quotidiano Nazionale, «Trump è il solo a dire la verità». Il candidato repubblicano pretende controlli più efficaci e «in quello che dice non c’è nulla di esagerato. La Clinton chiede di conoscere i fatti: «Un’uscita assurda, che sia stato un ordigno non ci piove».

 

Danilo Taino sul Corriere della Sera: “Nuovo schiaffo elettorale per Merkel”. Ieri si sono tenute a Berlino le elezioni per il Senato della capitale. La Spd rimane il primo partito ma scende dal 28,3% al 21,9% dei voti, la Cdu resta seconda in caduta da 23,3 al 17,7%. Il partito anti-immigrati dell’AfD al 13,8%. I tempi della Grosse Koalition sembrano andare a esaurirsi.

 

Sulle stesse pagine intervista al politologo tedesco Gero Neugebauer: «Il voto si gioca sui rifugiati, ma la cancelliera resta ancora senza veri rivali. Nel partito nessuno può sostituirla. Credo che a Berlino alla fine si arriverà a una coalizione tra socialdemocratici, Verdi e la Linke».

 

Ieri si sono tenute anche le elezioni del Parlamento in Russia. Lucia Sgueglia su La Stampa: “La Duma resta a Putin ma crolla l’affluenza: l’opposizione non vota. Russia Unita al 46%, Medvedev: «Maggioranza assoluta». La classe media e le grandi città disertano l’appuntamento”.

 

In bilico la tregua umanitaria scattata lunedì scorso ad Aleppo, in Siria. A far precipitare la situazione, come riporta il Messaggero, il raid aereo di sabato della coalizione a guida Usa su una base dell’esercito siriano circondata dallo Stato islamico, in cui sono rimasti uccisi 62 soldati di Damasco e che ha fatto infuriare Mosca.

 

 

Politica e dintorni

Matteo Pucciarelli sul giornale diretto da Mario Calabresi riporta l’offensiva di Matteo Salvini dal palco della festa della Lega a Pontida: «Non torneremo ad essere il partito servo di qualcun altro, di Silvio Berlusconi e di Forza Italia, io voglio trattare da pari a pari con tutti». Il leader archivia il capitolo secessione e lancia la Lega come forza nazionale. Attacchi al Papa: «Chi apre le chiese agli imam non mi piace».

 

Sul Tempo intervista di Carlantonio Solimene a Stefano Parisi: «Nessun inciucio con Renzi, Forza Italia aderisca al mio progetto». Dal manager no alle larghe intese: «Al referendum vincerà il no, poi la parola torna agli elettori». Sulle primarie: «Sono una pagliacciata. Non ce n’è bisogno: una vera leadership ha il coraggio di scegliere il candidato migliore».

 

Sul Corsera il retroscena di Tommaso Labate. L’ex premier Silvio Berlusconi avrebbe confidato ad alcuni parlamentari azzurri le sue impressioni sulla convention di Parisi: «Mi è parsa un’adunata poco scintillante e un po’ troppo professorale. Ma Stefano può far riavvicinare a noi un pezzo di società civile e di imprenditoria con cui Forza Italia non parla da un pezzo».

 

Sulle stesse pagine Fiorenza Sarzanini: “A Palazzo Chigi la gestione dei migranti”. Prende corpo il progetto del governo per gestire l’emergenza immigrazione attraverso una “cabina di regia”, spostando una parte delle competenze in materia dal ministero dell’Interno a Palazzo Chigi. La task force coordinerà gli interventi nel campo dell’accoglienza e degli accordi bilaterali con i Paesi di origine dei profughi.

 

Sullo stesso tema, la lettera del sindaco di Milano Giuseppe Sala sulla prima pagina di Repubblica: “Su Milano e le altre città un peso insopportabile, ora il governo cambi politica. L’accoglienza è un dovere ma non si può continuare a scaricare tutto su di noi: serve una nuova cabina di regia. Legalità contro la paura altrimenti vince la destra”.

 

Capitolo Roma. Settanta dirigenti del comune hanno scritto una lettera al sindaco Raggi in cui lamentano «l’assenza di indicazioni» dalla giunta che rende difficile lo svolgimento dei compiti degli uffici. Nel frattempo, per l’assessorato al Bilancio si cerca un ex della Corte dei conti. Ne parla Giovanna Vitale sul giornale fondato da Eugenio Scalfari.

 

Sul Fatto Quotidiano intervista di Luca De Carolis a Dario Fo, che difende il sindaco di Roma: «Stanno tentando di linciare Virginia Raggi, di sputtanarla. Stanno scavando in tutto il suo passato, arriveranno a quando era ancora un feto. Il M5S sia unito o si fa male».

 

Jacopo Iacoboni su La Stampa: “«Basta, non ti voglio più sentire»: così Casaleggio ruppe con Grillo. L’ultima telefonata svelata da due ex collaboratori del guru in un libro. Non si parlarono più: dissidio sul blog e sulla degenerazione del M5S”.

 

 

Economia

Sul giornale diretto da Maurizio Molinari, intervista di Alessandro Alviani al capo della Bundesbank Jens Weidmann: «L’Italia ha già abusato della flessibilità, e non ha tagliato il debito pubblico. Ora il governo porti avanti le riforme. Bce non ha motivo per rilanciare sulla politica monetaria, su Brexit si faccia chiarezza».

 

Luca Cifoni sul Messaggero: “Iva e riscossione flessibile, la nuova lotta all’evasione. In legge di bilancio recupero di gettito con le misure suggerite da Ocse e Fmi. Il totale della manovra oscilla tra i 23 e i 27 miliardi: una parte sarà in deficit”.

 

Sul Quotidiano Nazionale intervista di Achille Perego a Marco Gay, presidente dei giovani di Confindustria: «Sarebbe un errore eliminare eliminare i bonus per le nuove assunzioni senza pensare a un’alternativa. Serve un intervento strutturale per ridurre il cuneo fiscale e contributivo su tutti i lavoratori, non solo i neoassunti, i giovani o il Sud».

 

L’Italia punta sull’Africa. Come scrive Micaela Cappellini sul Sole 24 Ore il governo sarebbe pronto a lanciare un “Africa Act” per trasformare il nostro Paese in un hub per gli investimenti verso il continente africano grazie a un mix di finanziamenti, agevolazioni fiscali e sostegni alla formazione.

 

Potrebbe arrivare dall’Est asiatico l’investitore attorno al quale imperniare il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena. Fabrizio Massaro su Corriere Economia: “Cavalieri dall’Asia per assicurare a Siena un terzo salvataggio. Jp Morgan sonda i fondi sovrani dell’Estremo Oriente. Piano e aumento di capitale sul tavolo dell’ad Morelli”.

 

 

Informazione

Goffredo De Marchis su Repubblica: “Rai, lo stop del Cda: «Il direttore rispetti le regole di Cantone». Dopo i rilievi sui contratti irregolari, con un documento i consiglieri prendono le distanze da Campo Dall’Orto”.

 

 

Giustizia

Due ufficiali della Marina e un imprenditore sono stati arrestati in un’indagine per corruzione. Per la prima volta in manette una donna soldato. Ilaria Sacchettoni sul giornale di Via Solferino: “Francesca, la tenente della Marina accusata di truccare gli appalti. I pm indagano su una gara da 11 milioni”.

 

«Io, Dell’Utri, Berlusconi, la Mafia: così è stata sconfitta Cosa Nostra». Su Libero Quotidiano ampia intervista di Pietro Senaldi a Gianfranco Micciché: «Negli anni ’80 tutti venivano a patti. Il crollo del muro di Berlino diede il primo colpo ai boss, Buscetta e Violante li finirono. Mattarella dovrebbe ringraziare Marcello ma servirebbe coraggio».





 

PRIMA PAGINA, DOMENICA
 

Renzi e lo strappo con la Ue: «Non capisco la Merkel, Non so a cosa si riferisca quando parla di spirito di Bratislava. È stata una crociera sul Danubio».
 

L’Unione europea si divide ancora sui migranti. Oggi vertice della Nazioni Unite
 

Eutanasia su un minore in Belgio, è il primo caso al mondo. La Cei: «Adulti con licenza di uccidere»

 
 

Politica e dintorni
 

Doppia intervista per Matteo Renzi. A Francesca Schianchi (La Stampa) dice: «Se vinco il referendum, al vertice di Roma sarò più forte di Merkel e Hollande. Io non violo le regole europee, io le rispetto. Ma ci sono altri che non le stanno rispettando». A Maria Teresa Meli (Corsera) il premier spiega: «La Ue discute di virgole. L’austerity europea è un fallimento. Sono gli altri a violare le regole. Il referendum? Non riguarda il mio futuro. Pronti a cambiare l’Italicum qualunque cosa dice la Consulta».
 

Marco Damilano sull’Espresso: “La guerra nel Pd tra D’Alema e Renzi non finirà con il referendum. In gioco c’è il controllo del partito. E sullo sfondo l’ombra della scissione”.
 

Amedeo La Mattina sulla Stampa: “Parisi vuole un centrodestra unito. Berlusconi lo promuove: «Non ha il carisma del leader, ma è serio e preparato»”. 
 

Retroscena di Emanuele Buzzi su Virginia Raggi e M5s: “Di Battista media, gli altri attaccano. L’infuocata chat dei deputati. Grillo irritato: potrebbe puntare solo sul parlamentare romano e Di Maio”.
 

Il presidente Mattarella ricorda Carlo Azeglio Ciampi con un’intervista a Marzio Breda, quirinalista del giornale di Via Solferino: «Quando divenne politico e salvò l’Italia dalla bancarotta. Eravamo insieme per il ritorno della sfilata del 2 giugno e lui si commosse».

 
 

Giustizia
 

“La condanna del carcere: 7 su 10 ritornano dentro”. L’inchiesta di Andrea Malaguti per La Stampa. “Il grande fallimento delle prigioni: nonostante gli obblighi di legge, il 70% dei detenuti non lavora e solo il 5% ha un impiego qualificato. L’esperienza della cooperativa Giotto a Padova, che grazie all’occupazione riduce la recidività al 3%. I carcerati: «L’impegno ci cambia la testa»”.

 
 

Economia
 

“L’attacco al debito esige crescita”. Dino Pesole sul Sole 24 Ore. “Solo pe stabilizzarlo è necessario che il Pil aumenti di almeno il 2% ogni anno. Per l’Italia il rischio è sempre quello: trovarsi esposta a future scosse sui tassi d’interesse”.
 

Sulla Stampa: “L’industria Usa attacca la Ue. «Apple non paghi le tasse». Ultimatum di 185 manager: investimenti e commercio sono a rischio”.
 

Operaio muore trascinato da un nastro trasportatore all’Ilva di Taranto. Il reportage di Giuliano Foschini (Repubblica): “Tre decessi in 15 mesi, sull’acciaieria di Taranto torno lo spettro chiusura”.
 

A Venezia, dal 21 settembre, si terrà "Watec 2016" convegno internazionale sulle principali novità tecnologiche legate all’utilizzo dell’acqua, un evento patrocinato dalla Commissione europea e dal ministero dell’ambiente. L’apertura dei lavori è affidata all’ex ministro Corrado Clini che interverrà su cambiamenti climatici e sicurezza idrica. Ne scrive, sulle pagine del Gazzettino, Alvise Sperandio.
 

Sul Giorno: “Luce e gas, addio alle tariffe tutelate. Ma il mercato libero costa già di più. Rivoluzione dal 2018. Sarà un salasso per chi non sceglierà il gestore. All’utente che non si attrezza verrà assegnato un fornitore con il meccanismo dell’asta”.

 
 

Il primo caso al mondo di eutanasia su minorenne
 

In Belgio è stata praticata l’eutanasia su una persona minore di 18 anni, che era malata terminale. Non ci sono informazioni sulla patologia di questa persona e né in quali circostanze è avvenuta la sua morte. Si sa solo che la persona in questione aveva 17 anni. Ivo Caizzi sulla prima pagina del Corsera: “Dal Belgio un caso che sconvolge il mondo. Il Cardinale Bagnasco ha detto che quanto accaduto «ci addolora e ci preoccupa»". Su Repubblica Corrado Cecchetti, primario del reparto rianimazione al Bambin Gesù: «Il nostro dovere è curarli fino all’ultimo. Anche quando non riusciamo a salvare un bambino è importante fare di tutto per alleviare la sua sofferenza». Per Mina Welby, intervistata dal Corsera, si è trattato di un «atto di pietà, medici e genitori vanno rispettati».

 
 

Esteri
 

Si apre oggi a New York il vertice della Nazioni Unite sull’immigrazione. Scrive il Messaggero: “Ora Renzi cerca l’asse con l’Onu. Intanto gli sbarchi crescono: più 6%”.
 

Sulle stesse pagine il retroscena di Alberto Gentili: “Svolta della Merkel sull’eurozona. Verso l’addio al Fiscal compact. La Cancelliera per fine 2017 studia una nuova governance e un bilancio comune per investire”.
 

Luigi Ippolito sul Corsera: “Brexit, Londra vuole il divorzio a gennaio. Il governo britannico sarebbe pronto a lanciare i negoziati formali per il distacco dall’Unione europea nella prima parte dell’anno prossimo. Il ministro degli Esteri per la rottura hard: se avrà successo, può ambire a diventare premier”.
 

Dall’Unità: “Oggi in Russia si vota per la Duma, l’astensionismo gioca per Putin. Secondo i sondaggi l’opposizione reale rischia l’esclusione”.





 

PRIMA PAGINA, SABATO
 

Addio a Ciampi, il presidente di tutti

 

Ue, rottura su migranti e austerity al vertici di Bratislava

 

Sfida a colpi di multe tra Washington e la Ue

 

Parisi lancia “Energie per l’Italia”

 

Economia, giù l’export italiano

 

 

 

Addio a Ciampi

Il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è morto all’età di 95 anni. Governatore di Bankitalia e presidente del Consiglio, dal 1999 al 2006 al Quirinale. Presidente della Repubblica amatissimo, portò l’Italia nell’euro. Oggi alle 16 la camera ardente al Senato, lunedì giornata di lutto nazionale. La notizia sulle prime pagine di tutti i giornali italiani.

 

Sul Corriere della Sera, mentre Francesco Giavazzi ricorda il ruolo fondamentale avuto da Ciampi nell’ingresso del nostro Paese nell’euro, interviste a Walter Veltroni (“La larga intesa per lui al Colle”) e Giuliano Amato: «Noi amici per 40 anni, quella drammatica estate in cui svalutammo la lira».

 

Su Repubblica il ritratto di Filippo Ceccarelli: “Carlo Azeglio il resistente. L’austerità ‘azionista’ lo rese un solitario baluardo al degrado della vita pubblica. Mai un talk show, ma sintonia col popolo”. Sulle stesse pagine il ricordo di Romano Prodi: «Così ci ha salvato cercando sempre l’unità nazionale».

 

Sul Sole 24 Ore la testimonianza di Jean-Claude Trichet, ex governatore della Banca di Francia e della Bce: «Era un uomo a due dimensioni, una tecnica e l’altra politica, per me assolutamente inseparabili».

 

Sull’Unità un breve intervento dell’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano: “Una straordinaria figura di italiano e di europeo. Ha ridato forza all’idea e ai simboli della patria. E nel sentimento comune degli italiani ha impersonato valori preziosi di probità, integrità morale, talento operoso e multiforme cultura, dedizione alle cause più nobili”.

 

 

Unione europea

Lo strappo di Renzi al vertice Ue di Bratislava. Marco Bresolin su La Stampa: “Scontro con Merkel e Hollande, Renzi spacca il vertice europeo. Il presidente del Consiglio attacca gli alleati: «Tra un anno scadrà il Fiscal compact, voglio una discussione seria». Disaccordo sulla questione migranti, i rigidi vincoli di bilancio e il surplus commerciale tedesco. E alla fine Merkel e Hollande chiudono con una conferenza stampa congiunta.

 

Il retroscena di Marco Galluzzo sul Corsera: “Lo sfogo del premier: «Il problema non è l’Italia ma i passettini di altri». Affondo a microfoni spenti su economia e migranti. «Pare che nessuno capisca la gravità della situazione»”.

 

Sulle stesse pagine, intervista di Paolo Valentino a Federica Mogherini: «Nessuno Stato vincerà da solo. Su Esteri e Difesa ora c’è una linea comune. L’iniziativa di Francia e Germania è a sostegno della nostra Global strategy per un piano sulla difesa a 28».

 

 

Esteri

Francesco Semprini su La Stampa: “Il dietrofront di Trump: «Obama è nato negli Usa». Il tycoon ammette per la prima volta la nazionalità del Presidente. Sanders ai sostenitori: Donald può vincere, state con Hillary”.

 

Russia al voto per rinnovare la Duma, la camera bassa del Parlamento russo. Giuseppe D’Amato sul Messaggero: “Elettori distratti, Putin teme sorprese. Si prevede un’affluenza molto bassa, le opposizioni puntano sull’economia”.

 

Sul Corsera intervista di Carlo Lodolini e Marta Serafini al figlio di Pablo Escobar, il più noto trafficante di droga di sempre: «A 8 anni mi prese da parte e mi disse: un uomo vero non si droga. Da Riina ha copiato le stragi».

 

 

Politica e dintorni

Scontro sul referendum tra Massimo D’Alema e Roberto Giachetti alla festa dell’Unità di Roma. Tommaso Ciriaco su Repubblica: “Duello D’Alema-Giachetti. «Questa è la riforma di Silvio». «Ormai dai i consigli ai grillini»”. E dal pubblico volano fischi, applausi e cori di “buffone”.

 

Al via ieri a Milano la convention di due giorni di Stefano Parisi per rilanciare il centrodestra. Il racconto di Maurizio Giannattasio sul Corriere della Sera: “Parisi lancia la sua «comunità» politica: un programma di governo entro 4 mesi. In platea pochi politici di FI, parecchi i centristi. Ma Alfano: il mio interlocutore è Berlusconi”.

 

Andrea Montanari su Repubblica: “Nasce la ‘cosa’ di Parisi, è gelo Lega. Parte la convention del manager, che non cita mai Berlusconi: «Noi alternativi a Renzi ma dentro al Ppe». Duello a distanza con Salvini, che va a Pontida con Maroni, Toti e Zaia: «La parola centrodestra mi dà l’orticaria»”.

 

Su La Stampa il reportage dalla convention di Amedeo La Mattina: “Gli auguri di Berlusconi per la missione di Parisi: tornare al 20 per cento”. Presente all’incontro anche l’ex ministro Claudio Scajola: «Parisi è una delle ultime cose grandiose che si è inventato Berlusconi. Siamo qui per costruire una piattaforma nuova». Concetti ribaditi da Scajola anche in un’intervista di Marco Menduni al Secolo XIX: «Scelta geniale del Cavaliere. Prima di tutto dobbiamo essere noi a riaffermare chi siamo».

 

Intanto Forza Italia osserva le mosse di Parisi. Fabrizio de Feo sul Giornale: “Azzurri alla finestra sul manager: vediamo cosa fa. Gli scettici di Forza Italia ora sono possibilisti: «Se allarga la coalizione ben venga il contributo»”.

 

L’analisi di Giovanni Orsina sul giornale diretto da Maurizio Molinari: “Il matrimonio impossibile tra Parisi e Lega. L’uso intensivo del «metodo Salvini» allarga la frattura fra destra e centro destra ben al di là delle loro reali divergenze programmatiche, e rende quindi più difficile un’alleanza che, soprattutto se al referendum dovesse vincere il sì, sarebbe comunque inevitabile”.

 

Capitolo Roma, Mauro Favale su Repubblica: “Grillo dà l’ultimatum a Raggi sulle Olimpiadi. «Tagliando a gennaio». La sindaca: gli attacchi non ci fermeranno. Slitta ancora il taglio dei compensi ai collaboratori”.

 

Sul giornale di Via Solferino intervista di Emanuele Buzzi al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, fresco di archiviazione dell’indagine a suo carico per abuso d’ufficio: «Ora Beppe revochi la mia sospensione. I magistrati meglio di Di Maio».

 

 

Economia

Tonia Mastrobuoni su Repubblica: “Stangata Usa a Deutsche Bank, 14 miliardi per i subprime”. Il dipartimento di Giustizia ha chiesto un maxi risarcimento per le operazioni legate ai mutui spazzatura americani, che hanno contribuito a far detonare la grande crisi del 2007. La banca tedesca: non pagheremo, ma trattiamo. E intanto il titolo crolla in Borsa.

 

Paolo Bricco sul Sole 24 Ore: “Banche, Apple, dieselgate: via allo scontro Europa-Usa. Da un lato le multe americane a Vw e Deutsche Bank, dall’altro le maxi-sanzioni europee a Google e Cupertino. Al pettine i differenti approcci: Stati Uniti attenti ai consumatori, Europa agli aiuti statali”.

 

Nel frattempo cade l’export italiano. Francesco Di Frischia sul Corsera: “Vendite giù del 7,3%, il dato di luglio è il peggiore da settembre 2009. Pesa la contrazione delle vendite all’estero di prodotti petroliferi e apparecchi elettronici”.

 

Sul Quotidiano Nazionale intervista di Alessia Gozzi all’ex commissario alla spending review Roberto Perotti: «I veti politici hanno azzerato i tagli. Nel 2016 nessun risparmio. Si potrebbero recuperare 7 miliardi, manca la volontà».


 

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