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Palazzi & potere

PRIMA PAGINA

Tutto quello che c'è da sapere dai giornali di oggi
 

Il referendum a dicembre. Scelta la data del 4. La strategia del premier: confronto anche con i nemici
 

Draghi: «Sui conti pubblici regole Ue sbilanciate»
 

Frontalieri, scontro Italia-Svizzera
 

Oscar, l’Italia candida «Fuocoammare»

 

 

Politica e dintorni

 

Stabilita la data del referendum, si vota il 4 dicembre. Spiega Massimo Franco (Corsera): “Una mossa per proteggere il governo e la finanziaria. Un Renzi preoccupato dai sondaggi sull’esito del referendum opta per il voto a dicembre tra le proteste delle opposizioni”. Antonio Noto, direttore di Ipr marketing a Repubblica: «Ma tanto un 15% di indecisi sceglierà solo alla fine. Andrà a votare circa il 50%, la data non inciderà sul risultato». Carlo Bertini sulla Stampa: “La carta segreta: conquistare 4 milioni di italiani all’estero. Boschi e parlamentari, missione in Sudamerica. Renzi ai ministri: pancia a terra, tutti in gioco”.

 

Sul Giornale: “Il tour di Parisi comincia dal Sud. In campo i coordinatori azzurri. Il manager pronto a esportare ‘Megawatt’. Carfagna: «Poste spalancate ma coinvolga la classe dirigente»”.

 

Sul Messaggero intervista a Salvatore Tutino, giudice della Corte dei Conti, candidato a entrare a far parte della giunta Raggi: «Se il sindaco mi vuole mi chiami. La vera casta? Sono i politici. I 5 stelle mi attaccano? Lasciamo perdere, non voglio accusare nessuno. Indicato dallo studio Sammarco? Queste cose avvengono per motivi strani, conoscenze…».
 

Maurizio Crippa sul Foglio: “Perché gli insulti di Grillo ai giornalisti non sono ‘fascisti’, ma esito dell’antipolitica (ve ne accorgete adesso?). L’insulto dei pentastellati ai media è il disprezzo antipolitico per tutto e per tutti, per qualsiasi fonte di notizie o ancoraggio al dibattito delle idee che sia differente dal verbo piatto della setta”.

 
 

Immigrazione

 

Il blitz di Hollande a Calais «Londra faccia la sua parte». Il presidente: rispetti gli obblighi. Gli inglesi: difendiamo il confine. L’articolo di Paolo Lepri sulla Stampa.
 

Migranti, Bagnasco: «Italia fa il possibile, ma è troppo sola». Il presidente della Cei su lavoro e disoccupazione: «Urge impegno più forte». Ne scrive, tra gli altri, Carlo Marroni sul Sole 24 Ore.

 
 

Giustizia
 

Sul Messaggero: “Via all’autoriforma del Csm, più trasparenza. Il plenum approva lo statuto che punta a una maggiore efficienza in tutte le funzioni, dalle nomine ai trasferimenti”. La posizione di Magistratura Indipendente espressa dal Consigliere Claudio Galoppi, astenutosi nel voto: «La riforma poteva e doveva mostrarsi più coraggiosa e incisiva». Mattarella: «Per il Consiglio la sfida della qualità della giurisdizione»”.

 
 

Economia
 

Il retroscena di Alberto D’Argenio (Repubblica): “Nella prossima legge di Bilancio il governo si prepara ad alzare il deficit. Incassato l’accordo politico con Bruxelles, non si esclude un disavanzo fino al 2,5%”.
 

Sul Giorno intervista al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda: “In trincea sulla flessibilità. «Ci attende un periodo difficile». Sulla manovra in arrivo: «Bruxelles non si attacchi ai decimali». E poi: «Noi abbiamo rispettato i paletti imposti dall’Europa, la Germania, invece, no»”.
 

Sul giornale diretto da Mario Calabresi scrive Tonia Mastrobuoni: “«Berlino non salverà Deutsche Bank» e il titolo precipita. In Borsa -7,5% per i rischi di ricapitalizzazione e il portavoce della Merkel esclude aiuti pubblici”.
 

Rodolfo Parietti sul Giornale: “La ripresa nell’Eurozona c’è, anche se a «un ritmo moderato e costante». Lo dice al Parlamento Ue Mario Draghi che ammette «uno slancio inferiore rispetto alle previsioni dello scorso giugno». Ma l’Europa può - e deve - fare di più: «È importante che la Ue vada incontro alle aspettative dei cittadini»”.
 

Sulla Stampa: “In auto con i frontalieri. «Andiamo a lavorare e ci trattano da ladri». La reazione di italiani e svizzeri dopo il voto. Gentiloni protesta: «A rischio l’intesa tra Svizzera e Ue»”.

 
 

Esteri
 

Nella notte c’è stato il primo dibattito televisivo tra Clinton e Trump. Giuseppe Sarcina sul giornale di Via Solferino: “Con il dibattito la campagna presidenziale entra nella fase finale. Nella giornata di oggi i sondaggi diranno chi ha superato meglio la prova. Da qui all’8 novembre in calendario altre due sfide in diretta”.

 

Sulla Stampa il reportage di Giordano Stabile dalla Siria: “Nel cuore ferito di Aleppo tra cecchini e raid aerei. Dopo due mesi di battaglia un milione e mezzo di civili resiste tra le distese di macerie”.

 
 

Altro
 

Il documentario di Gianfranco Rosi «Fuocoammare» è stato scelto come candidato italiano al premio Oscar 2017 per il Miglior film in lingua straniera. Valerio Cappelli sul Corsera: “Gli sbarchi dei migranti a Lampedusa battono per un voto «Indivisibili», giuria divisa. Paolo Sorrentino: «Una scelta inutile e masochistica»”.
 

Sul Fatto Quotidiano intervista a Luis Sepulveda: «Il prezzo della cultura lo stabilisce Wall Street». Lo scrittore cileno: «E’ il momento di chiedersi: voglio essere un cittadino o un consumatore?». 


 

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