Palazzi & potere
Renzi e Di Maio, arriva il "patto di non belligeranza" tra Italia Viva e 5s

Renzi e Di Maio, arriva il "patto di non belligeranza" tra Italia Viva e 5s
Mentre Mike Pompeo incontra i vertici istituzionali nostrani per fare il punto sui rapporti Italia-Usa e Matteo Renzi perde la sua battaglia per i posti a sedere (nel senso che alla Camera gli toccherà stare alla sinistra dei Dem e non a ridosso di Forza Italia come avrebbe voluto e probabilmente la stessa cosa accadrà in Senato) il leader di Italia Viva, scrive l'informatissimo Dagospia, spera che da qui alla Leopolda arrivino almeno altri quattro o cinque parlamentari soprattutto da Forza Italia dopo che nelle ultime ore si è dato il via ad un vero e proprio "patto di non belligeranza" tra il leader toscano e Giggino Di Maio (i due si sentono molto spesso) per trovare dei punti in comune rispetto all'azione di governo ma soprattutto per non giocare a sfilarsi deputati e senatori.
Insomma, se Di Maio ha fatto la pace con Renzi chi si deve preoccupare ora è Silvio Berlusconi (tanto che a questo punto in Forza Italia c'è chi dice che converrebbe dialogare apertamente, alla luce del sole, con Italia Viva).
Giggino Di Maio e Matteo Renzi, continua Dagospia, però dovranno guardarsi da Giuseppe Conte e i Dem, a dir poco irritati con chi "si mette a fare il controcanto al governo in cerca di visibilità". La paura è che Renzi e Di Maio vogliano tenersi le mani libere per fare da contraltare all'esecutivo, scaricare su Conte e Pd le misure più impopolari ed intestarsi tutte le altre (più o meno come faceva Salvini nel passato governo).
Ad ogni modo nel Partito Democratico sono soddisfatti di come è andata la nota di aggiornamento sul Def. "Meno tasse sul lavoro e nessun aumento Iva, proprio quello che volevamo". Ma soprattutto quello che reso felici i piani alti del Nazareno è l'appoggio di tutti i sindaci sulla manovra.
"Le condizioni di Renzi per non aumentare l'Iva all'inizio prevedevano anche dei tagli ai comuni. E lì c'è stata la rivolta, anche di tanti sindaci vicini a Renzi. Poi alla fine è intervenuto Gualtieri e ha trovato altri soldi, ma quel segnale dei sindaci contro Italia Viva è stato il segnale più importante della giornata. Renzi non ha ancora capito che la crescita e il taglio delle tasse devono unirsi alla giustizia sociale. Altrimenti il Pd ripiomba nel baratro degli ultimi anni della segretaria Renzi, quelli dell'isolamento e del 18 %" dicono al Nazareno.