Palazzi & potere
Ultime notizie di oggi: cosa accade in Italia e all'estero
Le principali notizie di oggi. Cosa accade oggi in Italia e all'estero: una sintesi su politica, economia, esteri e molto altro per essere sempre informati
Le principali notizie di oggi
Agguato all’alba, sequestrati in Libia due tecnici italiani
New York, preso l’uomo delle bombe. Il figlio di un mujaheddin cresciuto nel New Jersey.
Piano del governo. Piccoli paesi e incentivi per l’emergenza immigrazione. Dopo l’appello del sindaco di Milano, il Viminale prepara gli interventi per alleggerire le metropoli.
Crollano i posti di lavoro stabili. Renzi: Berlino? Risolva i suoi guai
Fa la spesa la domenica e viene insultato. La Suburra moderna che processa Morandi
Politica
Sul Corsera, Marco Cremonesi (che ieri, a leggere il giornale, ha veramente lavorato sodo) osserva che Berlusconi rassicura Salvini su Parisi: qui il capo sono io. Cena tra i due leader, presto nuovi incontri. Toti propone una lista unica con Lega e FdI.
Che in sintesi significa che chi pensava di trattare per Forza Italia con gli alleati, scaricando Berlusconi o trattandolo come un Tutankamon già imbalsamato, ha fatto male i propri conti e comunque vada Salvini ha registrato il segnale.
Il Giornale intervista il politologo Orsina che spiega bene come il risultato di referendum e legge elettorale muteranno l’esito dei rapporti tra Forza Italia e Lega.
Intanto, si conferma la notizia nell’aria da giorni: la corte costituzionale ha spazzato via ogni alibi, come scrive Marcello Sorgi sulla Stampa. E così è rinviata a dopo il referendum l’udienza sull’Italicum fissata al 4 ottobre.
Un nuovo giornale in edicola, La Verità di Maurizio Belpietro, e già un bel pezzo di Giacomo Amadori, segugio da notizia delle procure: «Le intercettazioni e gli affari dei Renzi nell’inchiesta per bancarotta».
Il Corsera, con Andrea Montefiori, intervista l’ex ministro francese alla Cultura, Aurélie Filippetti che sullo strappo di Bratislava dice: «Roma ha ragione. Hollande dipende troppo da Berlino». Filippetti sostiene la corsa alle primarie del suo compagno, l’ex ministro dell’economia Arnaud Montebourg.
Il Foglio raccoglie alcuni interventi dei relatori che hanno preso la parola sul palco di Stefano Parisi.
Nelle stesse pagine, Maurizio Crippa osserva uno dei problemi principali dell’homo novus del centrodestra: conciliare anime non moderate e quattro partiti non conciliabili (due in Forza Italia e due nella Lega).
Economia
Borse e bond in rialzo. Il petrolio lancia il rally. Dollaro debole, fari sulla Fed. Piazza Affari tra i listini più brillanti nonostante l’effetto stacco cedola di Eni e St che ha pesato per lo 0,44%. Wall Street riavvicina i massimi storici mentre il dollaro si indebolisce sull’euro. Sul Sole, Vito Lops.
Irpef o cuneo, possibile taglio già in manovra ma scatterà nel 2018. Ne scrive Gianni Trovati nelle stesse pagine.
Buone notizie! «Africa, l’Italia accelera negli investimenti: grazie soprattutto al progetto Eni in Egitto, il nostro Paese è primo in classifica per valore. Le nostre imprese hanno impegnato nel 2015 7,4 miliardi di dollari, pari a una quota complessiva di oltre il 10%. Gli Usa mantengono la leadership con 96 progetti per 6,9 miliardi di dollari». Dunque gli americani arrivano primi per numero di progetti, noi per somme investite. Molto interessante il pezzo di Laura Cavestri.
Roma
Repubblica nuovamente alla carica contro Muraro. Lei: non mi dimetto. E spunta la telefonata con il socio di Cerroni. Ne scrive Francesco Salvatore: «l’intercettazione riguarda il futuro tritovagliatore ed è stata acquisita dai pm che indagano sui rifiuti».
Giustizia
Magistrato ferito. Un articolo in un francobollo sul Corsera. Il giudice monocratico di Bari, Michele Parisi, è stato aggredito durante un’udienza.
Nelle stesse pagine, Luigi Ferrarella racconta la storia della giudice tributaria che disse per difendersi nel 2009: «affittavo case in contanti». Ora riammessa in ruolo.
Esteri
Intervistato da Vincenzo Nigro su Repubblica, Paolo Gentiloni (un po’ ministro, un po’ opinionista) viene raggiunto dalla notizia del rapimento degli italiani mentre si trova all’assemblea Onu: «Al momento non ci sono indicazioni ed è troppo presto per attribuire una matrice precisa ai sequestratori. Siamo in contatto costante con le famiglie. Sui migranti l’Africa resta centrale, in Libia trattare anche con Haftar. Una Libia divisa non aiuterebbe l’Egitto. È interesse di Italia ed Egitto lavorare insieme per la stabilità libica.
Si ricomincia. Due italiani rapiti in Libia insieme a un canadese. Erano in servizio all’aeroporto di Ghat. Sono stati bloccati su un fuoristrada all’alba. Ne scrive Lorenzo Cremonesi sul Corsera.
Sempre nelle stesse pagine si spiega che i due connazionali sono dipendenti dell’azienda di Cuneo Con.I.Cos. che opera con fortuna in Africa da 40 anni.
Marco Menduni intervista per Il Secolo XIX – La Stampa il ligure sopravvissuto a una lunga detenzione in Libia dopo un analogo rapimento e una fuga otto mesi dopo: «Laggiù si fa presto a sparire».
Attentato a New York. Le riflessioni di Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali: «è Hillary a rischiare di più. L’offensiva terroristica disvela opacità e metodo clintoniano». Secondo l’esperto la posizione della Clinton è veramente critica. Su Avvenire.
Sulle stesse frequenze anche se con accordi diversi, sul Messaggero, il politologo americano Ed Luttwak: «il governo americano sta sbagliando. L’Fbi poteva fermare quel terrorista. C’è incapacità politica a garantire sicurezza. La Clinton dirà che lei è più esperta per intervenire ma questa storia sembra ritagliata sull’agenda di Trump». Intervista a firma Flavio Pompetti.
Cristianofobia e dialogo interreligioso
La Stampa con Andrea Tornielli intervista il grande imam della moschea Badshahi, in Pakistan, la quinta più grande del mondo che dice: «io minacciato i morte a Lahore perché porto aiuto ai cristiani». L’imam, giunto ad Assisi, dice: «il terrorismo si batte se tutte le religioni collaborano».
Questione Ue
Intervistato su La Stampa da Francesca Paci, Enrico Letta dice la sua: «non siamo in salvo, dopo Londra altri Paesi possono uscire dall’Ue». Ma si sappia che «al netto delle critiche, tutti sanno che tornare alle monete nazionali nuocerebbe ai Paesi più deboli».
Su Libero però Maurizio Stefanini fa il punto sull’insofferenza: «dalla Polonia alla Finlandia, tutti in fuga dal paradiso Ue. Non si tratta solo di formazioni nazionaliste, perfino i partiti socialisti devono fare i conti con fronde euroscettiche al loro interno».
Eutanasia sul minore in Belgio
Il Foglio ricorda che l’ultimo programma di eutanasia su minori è quello di «eutanasia infantile della Germania nazista, guidato dal dottor Karl Brandt» e che «settant’anni fa, fu soltanto grazie alla denuncia di un vescovo, August von Galen, se i tedeschi vennero a conoscenza dell’annientamento dei bambini, dei malati, degli handicappati».
Addio al grande esorcista
Funerali a Roma per padre Amorth. Ne scrive su Avvenire Roberto Zanini.
Cent’anni fa nasceva Aldo Moro
Sul Tempo, Marcello Veneziani si dedica a un ritratto decisamente controcorrente e molto critico dello statista democristiano. Sinceramente parecchio forzato.
SPIN TEAM