Palazzi & potere
Ultime profferte di Renzi al Cav/1

Cresce l' attesa sulla replica che verrà consegnata a Strasburgo.
Lo slittamento del parere governativo al termine della campagna referendaria riaccende le voci su un possibile patto Palazzo Chigi-Arcore. Uno scenario che torna, già sussurrato da alcuni esponenti del centrodestra, rilanciato da quella parte del centrosinistra schierata per il No, di fatto smentito da Berlusconi, che ribadisce il suo impegno politico contro la riforma «autoritaria» disegnata dall' attuale premier.
Stop, il nastro si riavvolge, scrive il Messaggero, per poi riascoltare i termini di un possibile patto al quale stanno lavorando renziani e berlusconiani.
Renzi vuole portare a casa la riforma costituzionale e vuole arrivare al voto del 4 dicembre con un buon margine di serenità. Un atteggiamento morbido di una parte del centrodestra permetterebbe di guardare con maggior ottimismo a un successo del Sì. Cosa offrire in cambio? Rieccoci. «Silvio Berlusconi s' impegna alla non belligeranza sul referendum. E il governo facilita la sua riabilitazione politica. In che modo? Presentando, alla Corte di Strasburgo un parere che non renda impossibile l' annullamento dell' interdizione dai pubblici uffici dello stesso Berlusconi. Questa è la proposta del governo». È quello che sostengono, riservatamente, alcuni esponenti vicini all' ex Cavaliere.
Non cambiano parere, anzi: lo slittamento al 27 novembre, per loro, è un indizio in più. Che confermerebbe le incertezze di Berlusconi, sempre smentite dall' ex premier.
Che però, tre giorni fa, sulle sue assenze televisive ha confessato: «Mi spenderò in tv solo a vittoria certa».