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Politica
Pd, applausi per Conte: "Stiamo uniti". Il leader M5s prepara il sorpasso
Schlein e Conte in Piazza del Popolo

Pd in Piazza del Popolo, pieno di applausi per Giuseppe Conte

Sabato di applausi dalla piazza del Partito Demcoratico per Giuseppe Conte: il presidente M5s è entrato nel retropalco da una transenna laterale, ma la presenza non è sfuggita a una parte di pubblico che l'ha salutato con un applauso. Una volta raggiunto il retropalco, Conte è stato accolto da Francesco Boccia, Roberto Speranza (già ministri del suo governo) e da Nicola Zingaretti, al tempo segretario dem. Poi il leader M5s si è intrattenuto per un colloquio con la segretaria Elly Schlein. Un Conte che secondo il Corriere della Sera prepara il sorpasso ai danni di Schlein come leader del centrosinistra.

"Io sono per il campo giusto e non per il campo largo, siamo qui oggi per confermare il dialogo che abbiamo avviato con il Pd e per confermare tutto il nostro dissenso, forte, alle politiche del governo a partire dalla manovra, che è una sciagura per il Paese e non contiene nulla di nulla in fatto di proposte. Solo mortificazioni", ha detto Conte. La manovra, per Conte, comprime le prospettive di giovani, donne, imprese, sanità, addirittura donne con disabilità. Questa sciagura ce la porteremo per tutto il prossimo anno e lascerà un imprinting negativo anche sugli anni futuri. Quindi lavoriamo contro questa manovra con le opposizioni, a partire dal Pd", conclude.

Se quella di Elly Schlein voleva essere una scommessa 'all in', la segretaria torna a casa con l'intera posta in gioco. Il Partito Democratico si è mostrato vitale, capace di riportare in piazza un popolo che, in occasione della chiusura della campagna elettorale delle elezioni politiche, era apparso sfiduciato, a tratti ripiegato su se stesso. A distanza di poco più di un anno, la situazione è cambiata, ribaltata. Lo dicono i numeri. Il Partito democratico parla di cinquantamila presenze in una piazza che ha una capienza di 65 mila persone.

Le bandiere occupano l'intero spazio e si innervano nelle strade del Tridente romano e nelle traverse. Merito anche della macchina organizzativa dem che ha portato a Roma 175 pullman e sette treni da tutta Italia. E la segretaria è la prima a rimanere sorpresa del successo ottenuto: "Una grande gioia per questa meravigliosa partecipazione, non ci potevamo nemmeno aspettare una partecipazione così grande", dice dopo essere scesa dal palco. Ora, davanti a Schlein e al suo partito, ci sono mesi di 'cantiere' per trasformare il consenso della piazza in voti. Alle europee, prima di tutto, ma anche alle regionali e alle amministrative del 2024. Perché, malgrado la prova di forza, Schlein si dice consapevole che il Pd da solo non basta: "Da qui parte l'alternativa che vogliamo costruire al governo delle destre. E' stata una manifestazione bella, sulla giustizia sociale, sulla pace, sulla scuola, sulla giustizia climatica, sul lavoro e su una idea diversa del futuro dell'Italia. Da qui vogliamo allargarci ancora, da soli non ci bastiamo, dobbiamo costruire davvero l'alternativa", dice salutando i giornalisti al termine della kermesse. La piattaforma di questa alternativa è stata snocciolato durante un'ora di intervento dal palco.

Tuttavia, le distanze fra i Pd e M5s rimangono. Conte, incalzato dai cronisti, ribadisce di non gradire l'idea di campo largo, quindi di alleanze strutturali, preferendo quella di "campo giusto", con accordi sui singoli provvedimenti, in Parlamento, e caso per caso, in base alle condizioni offerte sui territori, alle elezioni regionali e amministrative. Altro punto in cui Schlein e Conte mostrano una distanza è quello dell'approccio con il quale affrontano due temi caldi del dibattito politico: l'accordo Italia-Albania sui migranti e le riforme istituzionali immaginate dal governo. 

"Dobbiamo spiegare le cose come si deve. Questo presidenzialismo non esiste in nessun Paese", dice Schlein che accusa Meloni di "deriva plebiscitaria" e di "non voler governare, ma comandare". E sull'accordo fra Roma e Tirana sottolinea: "Non c'è nessun accordo perché gli accordi internazionali in questo Paese devono passare dal parlamento e noi non abbiamo visto nulla. Mi sembra che Meloni si inventi di tutto pur di non fare la cosa che serve all'Italia: cambiare le regole europee e far cambiare idea al suo amico Orban".

Conte, a differenza della leader dem, derubrica i due dossier a tentativi di distrarre l'attenzione dalla manovra: "La manovra, per Conte, comprime le prospettive di giovani, donne, imprese, sanità, addirittura donne con disabilità. Questa sciagura ce la porteremo per tutto il prossimo anno e lascerà un imprinting negativo anche sugli anni futuri. Quindi lavoriamo contro questa manovra con le opposizioni, a partire dal Pd". Nonostante questo, Schlein si dice certa che la piazza di oggi "dimostra che l'alternativa al governo Meloni c'è, siamo noi che ci apriamo agli altri. Non lasceremo a queste destre la libertà di smantellare il Paese e rinchiuderlo nel nazionalismo".

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