Prodi spara su Letta. Il motivo? Non lo candida al Quirinale. Choc Pd - Affaritaliani.it

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Prodi spara su Letta. Il motivo? Non lo candida al Quirinale. Choc Pd

Di Alberto Maggi

"Era molto facile fare piccole modifiche, anche verbali, ma si è strumentalizzato il tutto". Italia Viva gongola. Inside

"Era molto facile fare piccole modifiche, anche verbali, ma si è strumentalizzato il tutto. Si voleva creare l'incidente e l'incidente c'è stato. È stata una prova di forza, la destra ha anche vinto, ma a danno di un problema su cui ci voleva un accordo". Lo schiaffo arrivato da Romano Prodi in tv da Fabio Fazio al Partito Democratico e in particolare a Enrico Letta è stato molto, molto pesante. Inatteso e doloroso. Proprio dall'inventore dell'Ulivo, quell'Ulivo che Letta vorrebbe in qualche modo ricreare in versione 2.0 allargando la coalizione il più possibile in vista delle elezioni politiche. Non a caso Italia Viva gongola e spara sul leader Dem. 

"Ora che anche Romano Prodi, a Che Tempo Che Fa, ha detto cose ragionevolissime sul ddl Zan, sostenendo che si poteva e si doveva trovare l'accordo e che, invece, si e' preferito cercare l'incidente parlamentare, mi auguro che al Nazareno qualcuno rinsavisca. E che dopo la strategia del 'Conte o morte' anche quella 'Zan o morte' venga considerata per quello che e' stata: altrettanto fallimentare". Così, su Facebook, la senatrice

Ddl Zan, staff: strumentalizzate frasi Prodi

Considerato che si continua a strumentalizzare cio' che ieri sera, il presidente Romano Prodi ha detto sulla vicenda del ddl Zan, rispondendo a Fabio Fazio nel corso della trasmissione 'Che tempo che fa' in onda su Rai3, si ribadisce che il presidente Prodi ha sostenuto che correzioni eventualmente considerate migliorative erano possibili, ma l'inspiegabile richiesta di non discutere, articolo per articolo, ha affossato il ddl. E' quanto precisa l'ufficio stampa dell'ex presidente del Consiglio. Va pero' aggiunto, per completezza, che il presidente Prodi, alla puntuale domanda di Fazio, ha risposto che il ddl si sarebbe potuto approvare anche in assenza di correzioni.

Teresa Bellanova. "'Se uno voleva riformare quei piccoli aspetti della legge su cui si discuteva bisognava andare caso per caso e si trovava l'accordo. Col voto segreto si voleva creare l'incidente, e l'incidente c'è stato'. Romano Prodi da Fazio. A Letta fischieranno le orecchie". Così, su Twitter, il capogruppo dei renziani al Senato, Davide Faraone.

Che cosa c'è dietro le parole del Professore ex presidente del Consiglio? La lettura che danno nel Pd questa mattina è molto semplice: Letta gli avrà detto che non lo candida al Quirinale... E infatti, sempre da Fazio, proprio sul tema dell'elezione del presidente della Repubblica, Prodi ha  negato categoricamente una sua candidatura, dichiarando di non avere alcuna intenzione di sfidare ancora una volta Silvio Berlusconi. "Per il Quirinale? Ma neanche per scherzo! No, perché prima di tutto so benissimo di non avere i voti necessari su questo aspetto (appunto, la ricostruzione che fanno nel Pd dopo lo schiaffo sul Ddl Zan, ndr), lui (Berlusconi, ndr) pensa di averli e quindi è un'altra cosa. Il prossimo anno avrò 83 anni, +7 fa 90, mi sembra un attentato alla provvidenza. Lui ne ha molti di più, si vede che ha una provvidenza diversa", ha dichiarato.

Insomma, il trionfo alle Amministrative del Pd è già un lontano ricordo. Oltre alla sonora sconfitta sul Ddl Zan, alla lite con i renziani, alla rivolta interna di Base Riformista è arrivata anche la ritorsione di Prodi, proprio il padre dell'Ulivo. Il post-elezioni non poteva essere peggiore per 'Enrico stai sereno'.