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Politica
Meloni prepara la rivincita sulla Rai. Il piano con tutti i nomi e le poltrone

Gianpaolo Rossi al posto di Fuortes fino al 2026. Inside

Direzioni di rete e di testate, controllo del Cda, programmi culturalmente riferiti, assunzioni. E' la nuova Rai in formato Meloni quella che Fratelli d'Italia vuole costruire mettendo il timone nelle mani di Gianpaolo Rossi, ex consigliere di amministrazione di viale Mazzini ai tempi di Salini. E' una rivincita a tutto tondo per far pagare alla sinistra (ma anche ai compagni di Centrodestra) gli ultimi 5 anni di purgatorio con spazi risicati nei tg e nei programmi di approfondimento, l'estromissione dal Cda per far posto all'azzurra Simona Agnes, la sola direzione del Tg2 in condivisione con la Lega e qualche vicedirezione.

Il senso dell'incontro tra Meloni e l'attuale ad Fuortes è tutto qui: parlamento e governo sono gli editori della Rai, Fdi è il primo partito e quindi bisogna trovare subito gli spazi adeguati. Il "subito" si traduce nella guida del Tg2, in attesa di cambiare il Tg1. L'informazione del secondo canale era gestita da Gennaro Sangiuliano, oggi ministro della Cultura: ergo al suo posto ci va un altro nome gradito alla Meloni, ovvero Nicola Rao, oggi vicedirettore del Tg1, che avrebbe così modo di allenarsi per poi prendere il posto di Monica Maggoni sul primo canale.

Dato questo segnale, le grandi novità arriverebbero in primavera. Se è vero che il Cda Rai scade nel 2024, Fratelli d'Italia non ha intenzione di attendere così tanto per mettere le proprie pedine: Fuortes riceverebbe così un prestigioso incarico per qualche direzione teatrale di respiro internazionale (Venezia?) e al suo posto subentrebbe Rossi, per poi restarci anche nel triennio 2024-2026 con una piccola modifica alle regole che non prevedono il secondo mandato.

In primavera verrebbero poi sistemati i tasselli: Rao al Tg1, Paolo Corsini alla guida di Rainews, Paolo Petrecca a coordinare i giornali radio e Angelo Mellone in qualche direzione di genere di primaria importanza (approfondimenti o prime time). E poi ci sono i conduttori alla Diaco e alla Giuli per riequilibrare lo strapotere della sinistra e dei vari Fazio, Bortone, Berlinguer, Ranucci, Maggioni, Damilano e compagnia cantante.

C'è un ma. Al momento tutti questi conti vengono fatti senza l'oste. Fratelli d'Italia non ha ancora condiviso una virgola con gli alleati: Salvini e Berlusconi, impegnati in altro, hanno solo letto dai giornali queste ipotesi. E, al momento, nel Cda della Rai siedono Lega e Forza Italia...

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