Regionali, cresce l'ansia nel Pd. I sondaggi 'top secret' di Renzi... - Affaritaliani.it

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Regionali, cresce l'ansia nel Pd. I sondaggi 'top secret' di Renzi...


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Ufficialmente i vice-segretari del Pd Deborah Serracchiani e Lorenzo Guerini hanno manifestato soddisfazione per l'esito delle Comunali in Trentino Alto Adige. Ma, dietro le quinte, sia a Palazzo Chigi che al Nazareno, sede del Pd, è suonato più di un campanello d'allarme. E' finita l'onda lunga di Renzi iniziata con le Europee del 25 maggio 2014? Vedremo. Fatto sta che, osservando bene i numeri, si vede come ad Aosta il Pd rispetto a dodici mesi fa ha perso circa 33 punti percentuali. A Trento la flessione è stata di 20 punti e anche a Bolzano il calo è stato considerevole. Va bene la presenza delle liste civiche, forti soprattutto nelle Regioni autonome, ma questi numeri spaventano non poco il segretario-premier, soprattutto a venti giorni dal delicato appuntamento delle Regionali.

Non a caso lo stesso Renzi ha attaccato la "sinistra masochista che perde in Liguria". Ed è proprio la Liguria, l'Ohio di questa tornata elettorale (ricordando le Presidenziali Usa), a far paura. Raffaella Paita, candidata ufficiale del Pd, nei sondaggi segreti che circolano al Nazareno sarebbe stata raggiunta da Giovanni Toti, candidato del Centrodestra. Una rimonta inattesa quella del consigliere politico di Forza Italia, che si spiega soprattutto con la crescita della Lega e con l'affermazione del candidato civatiano di estrema sinistra, l'onorevole Luca Pastorino, che sottrae molti consensi proprio alla Paita. Una sconfitta in una Regione tradizionalmente rossa come la Liguria sarebbe una doccia gelata per il premier. Anche perché dalle altre Regioni non arrivano buone notizie.

In Veneto, ad esempio, sembra addirittura crescere il vantaggio del Governatore uscente, il leghista Luca Zaia, sulla dem Alessandra Moretti, sotto il 30%. In Toscana il Pd è certo di vincere al primo turno (per evitare il ballottaggio basta superare il 40%) ma il 56% ottenuto dal Partito Democratico alle Europee sembra lontanissimo e la perdita potrebbe essere superiore ai dieci punti. Nella Marche vittoria quasi scontata, anche se il Pd potrebbe non avere la maggioranza in Consiglio Regionale. Qualche ansia anche in Umbria, dove il Centrodestra è unito e potrebbe arrivare molto vicino al Centrosinistra. In Puglia vittoria sicura di Michele Emiliano, Pd, grazie però alle divisioni dei moderati, tra Schittulli e Poli Bortone. Totale incertezza infine in Campania, dove però Stefano Caldoro, Forza Italia, sarebbe leggermente avanti su Vincenzo De Luca.