Matteo Renzi elogiato da Bill Clinton: "Entusiasmo e intelligenza genuina" - Affaritaliani.it

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Matteo Renzi elogiato da Bill Clinton: "Entusiasmo e intelligenza genuina"

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha "la giusta visione" sul futuro dell'Europa, e dimostra "entusiasmo e una genuina intelligenza". Lo ha detto a LaPresse l'ex presidente statunitense Bill Clinton, commentando le parole che lo stesso premier italiano ha pronunciato ieri sera nel corso di un dibattito presso la Clinton Global Initiative. All'incontro, moderato da un giornalista della Cnn, oltre a Renzi e allo stesso Clinton, ha preso parte il finanziere di origini ungheresi George Soros. "Quello che io gli ho sentito dire, quello che penso volesse dire", ha spiegato Clinton, riferendosi al passaggio nel quale Renzi ha sostenuto che nell'arco di un decennio l'Italia potrebbe superare la Germania, "è che lui vuole una positiva visione di futuro, che sia qualcosa in più che soltanto economia. Io fondamentalmente sono d'accordo, perché se è solo economia, allora ogni volta che c'è una contrazione le persone penseranno solo per sé". "George Soros - ha continuato - ha detto che l'Europa si sta disintegrando. Questo è vero solo se misurato con certi parametri. Quando io ero presidente, l'ecomomia correva e tutto andava bene. Ma non ci sono vittorie permanenti, nella politica come nella vita. E bisogna ogni volta ricominciare. La cosa importante è avere la giusta visione. Perché se hai la giusta visione almeno puoi inciampare nella giusta direzione. Perciò - ha proseguito - non penso che gli eventi che sono avvenuti, la crisi ucraina, quella greca, e le altre questioni, debbano distruggere l'idea che nel lungo periodo i Paesi europei debbano avere un futuro comune". "So che Renzi - ha aggiunto - non è d'accordo con la politica economica tedesca, ma lui faceva un discorso più grande. In qualche modo dobbiamo trovare un modo di condividere il futuro. Tedeschi, italiani, spagnoli, francesi. Devono trovare un modo di comporre le differenze. Ho pensato che fosse un buon discorso. Ha l'entusiasmo e una genuina intelligenza. Tutto il resto si può imparare", ha concluso.

"Il paragone con Clinton non è neanche lontanamente fattibile, Clinton ha cambiato il suo Paese con una straordinaria capacità, otto anni di crescita economica, di investimento nell'educazione e nell'innovazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a margine del suo intervento a New York alla Clinton Global Initiative in cui si è confrontato con l'ex presidente americano, Bill Clinton, e con George Soros. La risposta di Renzi è arrivata dopo che durante il dibattito il giornalista di Cnn, Fareed Zakaria, ha chiesto se il premier è il Clinton o il Blair italiano. Alla domanda Renzi aveva risposto scherzando. "Dopo la sua definizione fermo la mia carriera. Mi dimetto. Grazie a tutti. Arrivederci". Sempre durante il panel Clinton aveva lodato l'operato del presidente del Consiglio sostenendo che nel corso della sua azione di governo abbia fatto "cose notevoli". Renzi, sempre a margine dell'incontro, si è detto felice che la "Clinton Global Initiative abbia aperto una parte della propria iniziativa sui temi della crescita, dell'Europa e della sua identità. Sono questioni sulle quali stiamo lavorando anche noi da tempo", ha concluso il premier.

RENZI: TRA DIECI ANNI ITALIA LEADER IN UE. MA IO FINISCO PRIMA - "Io no, finisco prima di dieci anni. Credo però che tra dieci anni l'Italia possa essere un paese leader in Europa. Io ci credo davvero. Fino che ci credo io può essere visto come training autogeno, ma il mondo guarda all'Italia come un paese che può essere punto di riferimento". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a margine del suo intervento a New York con l'ex presidente americano, Bill Clinton e con George Soros. Renzi ha risposto a chi gli aveva chiesto se si era dato dieci anni per realizzare una rivoluzione italiana. Poi il premier ha continuato: "Noi dopo un anno e mezzo abbiamo fatto un importante numero di riforme, dunque le cose stanno accadendo in Italia perché si è rotto l'incantesimo, il sortilegio per cui sembrava che le cose non si potessero fare". Adesso però il Paese si trova davanti a una grande sfida. "Dobbiamo dare fiducia e serenità e uscire da questa visione che l'Italia è un Paese finito e pieno di difficoltà. Abbiamo i nostri problemi e li superiamo. Siamo un grande paese quando ce ne renderemo conto l'Italia svolterà", ha concluso il premier.

"Un anno fa quando avevo incontrato gli investitori americani avevo fatto l'elenco della lista delle cose che volevamo fare. Adesso sono molto contento che questa lista sia al 90% già realizzata". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando con i giornalisti a margine del suo intervento alla Clinton Global Initiative con l'ex presidente americano, Bill Clinton, e George Soros. Proprio oggi il premier avrà diversi incontri, ma da Bloomberg come lo scorso anno tornerà a parlare con la comunità degli investitori americani. "Naturalmente la lista va ancora implementata e migliorata, adesso c'è bisogno che gli investitori di tutto il mondo tornino a credere nell'Italia come del resto sta già avvenendo da qualche mese", ha concluso il Renzi.