Politica
Ucraina, Vannacci netto e durissimo: "L'Europa non vuole la pace. Delirio di 'Frau' Von der Leyen"
Il vice-segretario della Lega ad Affaritaliani

Roberto Vannacci
"Siamo tornati ai tempi di Giordano Bruno"
"Le negoziazioni in corso a Berlino non suscitano ottimismo e temo veramente che questa pace non voglia essere trovata soprattutto da un'Europa e da un gruppo di cosiddetti “Volenterosi” che insiste su punti negoziali inaccettabili per la controparte. Pensare che mentre è in atto una negoziazione per la pace Frau Von der Leyen se ne esce dicendo che l'Europa deve essere pronta a combattere una guerra ibrida con la Russia è un delirio di chi la pace non la vuole raggiungere". Lo afferma ad Affaritaliani il vice-segretario della Lega Roberto Vannacci sulle trattative in corso per far cessare la guerra in Ucraina.
"Inoltre, con i colloqui a Berlino siamo tornati indietro di sei mesi ipotizzando ancora una forza multinazionale composta da paesi europei, e quindi anche NATO, sul territorio ucraino e di riserve sulla cessione di territori conquistati militarmente dai russi. Entrambe queste condizioni sappiamo non poter essere accettate da Mosca. Si è inoltre continuato a proporre tregue e cessate il fuoco temporanei, come quello per Natale, sapendo che sarebbero momenti utili solo agli ucraini per rinforzare le proprie linee difensive che cedono ovunque".
"È chiaro che se il livello dei negoziati si arena su queste posizioni la pace non verrà trovata e le truppe russe continueranno inesorabilmente ad avanzare sul territorio ucraino. Intanto la Commissione europea sanziona senza processo e senza tribunale - congelandone i beni, bloccandone i conti e impedendone l’ingresso nell'UE - l’analista militare e colonnello svizzero in congedo Jacques Baud per le sue opinioni in quanto arbitrariamente le giudica una propaganda del Cremlino. Siamo tornati ai tempi di Giordano Bruno", conclude Vannacci.
