Politica
Unioni civili, legge entro fine anno. Dal Pd ultimatum ad Alfano

La legge sulle unioni civili si è arenata in commissione Giustizia del Senato. A ostacolare l'approvazione del ddl Cirinnà (la senatrice del Pd è la relatrice) ci sono circa 2500 emendamenti. Affaritaliani.it ha intervistato Felice Casson, vicepresidente della Commissione di Palazzo Madama, che spiega così la situazione di stallo: "I tempi parlamentari sono complicati perché fino a questo momento, la relazione tecnica per la parte economico e finanziaria non è stata ancora presentata dal governo: questo ha fatto slittare l'inizio dei voti del provvedimento di alcune settimane e ormai siamo alle soglie della pausa estiva. Il che vuol dire che gli emendamenti potranno essere votati a solamente a settembre. Il numero degli emendamenti è ìconsiderevole e non ci sono prospettive di tagli degli stessi , così, inevitabilmente i tempi si dilatano".
Il Pd intanto è spaccato sul disegno di legge: l'ala cattolica e moderata è infatti sulle barricate contro la cosiddetta stepchild adoption, ovvero l'adozione di un bambino che vive in una coppia dello stesso sesso, ma che è figlio biologico di uno solo dei due. Casson invece giudica il ddl: "equilibrato". Anzi, "dal punto di vista laico è il minimo che si può accettare e non è certamente possibile tornare indietro. Siccome non è un provvedimento che vincola la maggioranza di governo passerà con la maggioranza che si troverà in parlamento". Il senatore veneziano è sicuro che L'Ncd si opporrà al ddl: "Se mi attengo agli interventi di Giovanardi in commissione, non credo che il partito cambi idea. Ma una maggioranza alternativa c'è. Il problema invece gestire i lavori della commissione in modo tale che si cominci a votare. Per questo serve subito la relazione tecnica e il parere della commissione Bilancio". Renzi intanto ha promesso che l'Italia avrà la legge sulle unioni civile entro l'anno e anche Casson crede in questa possibilità: "Se si arriva a un testo concordato ampiamente anche coi deputati sì. La prima lettura del ddl infatti è la più importante quando si discute di provvedimenti così delicati. Altrimenti se ci saranno tre o quattro passaggi parlamentari non se ne verrà più fuori".
Intanto Mario Michele Giarrusso, segretario della Commissione in quota Movimento 5 Stelle, sempre ad Affaritaliani.it, punta il dito contro la maggioranza che "non ha la volontà di approvare il ddl. Continuano a fare giochetti per ritardarne l'approvazione. Diciamo che esistono convulsioni interne che non vengono palesemente manifestate".
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)