Von der Leyen è pronta per la Nato. Così frega il posto a Letta e Renzi - Affaritaliani.it

Politica

Von der Leyen è pronta per la Nato. Così frega il posto a Letta e Renzi

Di Giuseppe Vatinno

Anche se Ursula sogna il bis alla Commissione Ue

Questa possibilità in definitiva piace a tutti perché il norvegese si farebbe un altro anno alla guida della NATO, Ursula un altro anno alla guida della UE e rafforzerebbe il Presidente USA, Joe Biden. Per questo pare che Washington stia facendo una forte pressione su Stoltenberg perché rimanga. Tutta questa gioia però contrasta con i nostri politici, delusi da precedenti disavventure elettorali, come Enrico Letta e Matteo Renzi.

Diciamo subito che quest’ultimo è da anni che ci prova a prendersi il posto alla guida della NATO ma non c’è mai riuscito neppure quando c’aveva un patto di ferro con Obama e i Democratici USA, figuriamoci ora che è uscito dal PD ed ha pure perso elezioni politiche e regionali ed ora guida una formazione minore, cioè Italia Viva, che gli americani neppure conoscono. Ma il vero fiore reciso è Enrico Letta che a Washington è di casa e spesso rimbalza da una riva all’altra dell’Atlantico.

Non è sfuggito che qualche tempo fa Letta, ancora segretario del PD, abbia fatto uno strano ed imbarazzante endorsement a Giorgia Meloni che è stato prontamente interpretato come un tentativo di legittimarla ulteriormente da parte degli USA. E la guerra in Ucraina è il convitato neppure tanto di pietra di tutta questa situazione perché gli USA, di fatto, stanno guidando la coalizione Occidentale contro la Russia e l’Italia ne è un perno fondamentale, sia per il suo peso economico sia per la sua posizione geopolitica.

Senza contare che il nostro Paese è, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, una vera e propria portaerei americana nel Mediterraneo con basi Usa e NATO che ospitano, come noto, anche armamenti nucleari poste nel nord – est a tutela dei confini orientali durante la guerra fredda. E non sfugge che la coalizione del centro – destra che esprime l’attuale premier è percorsa da correnti niente affatto carsiche pro Putin e Russia. Per questo Giorgia Meloni è diventata così importante per Washington.

Letta, tuttavia, ha perso la guida del Pd ed ora conta ben poco e parrebbe strano che Biden lo ricompensasse così generosamente solo per qualche tentativo di sdoganamento della Meloni a sinistra.