Banche Venete, Emiliano: 'Il testo
del decreto resta invotabile'
Sul decreto del Governo relativo al salvataggio Banche, Emiliano conferma l'invotabilità: 'Diritti dei risparmiatori vengono prima degli interessi economici
Sul decreto del Governo relativo al salvataggio delle Banche Venete, Michele Emiliano conferma l'invotabilità: "Le Banche Venete erano sotto osservazione delle istituzioni da anni. Soprattutto negli ultimi tre sono state seguite quotidianamente da Bankitalia e Governo. Aver escluso dal risarcimento i risparmiatori dopo il giugno 2014 è un errore clamoroso oltre che illegittimo".
"Il Bail In, voluto e concordato in Europa dallo stesso Ministro Padoan - continua Emiliano - è entrato in vigore dal primo gennaio 2016. Non si capisce perché debbano essere abbandonati i risparmiatori che hanno creduto da un lato nell'intervento dello Stato attraverso il monitoraggio della crisi e quello del fondo Atlante dall'altro lato, fidandosi delle istituzioni.
"Tra le proposte c'era anche l'interdizione perpetua degli amministratori che hanno creato questo disastro. Anche il No a questa proposta ci lascia senza parole. Per queste ragioni e per tutte le motivazioni spiegate approfonditamente nella lettera inviata ai deputati e senatori del Pd ritengo invotabile il testo blindato dal Governo che manterrà ovviamente la fiducia di tutto il Pd".
"Il salvataggio delle Banche Venete era ed è fondamentale - conclude Emiliano - ma confermo che si doveva e si poteva fare in maniera diversa e non a scapito dei risparmiatori senza voce. Banca Intesa ha fatto il proprio dovere, la politica meno. I due doveri erano conciliabili".
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Banche Venete, scintille tra Emiliano e il ministro Padoan