Brindisi, Angela Carluccio
si è dimessa. Crisi riaperta
Il sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, brucia sul tempo i 17 consiglieri pronti a sfiduciarla, dimettendosi da Prima Cittadina
Il sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, brucia sul tempo i 17 consiglieri pronti a sfiduciarla - con l'ormai tradizionale appuntamento della firma di gruppo davanti a un notaio - dimettendosi da Prima Cittadina e affidando il futuro politico-amministrativo della città ai classici bizantinismi che di solito "cambiano tutto senza cambiare niente".
La città si direbbe attanagliata dall'articolato e "diffuso" problema dei rifiuti, che sembra indebolire dall'interno - fino a farle cadere - ogni prova o versione amministrativa, dato che dopo la caduta e l'arresto del sindaco precedente Mimmo Consales, si è già alla terza declinazione del manadto Carluccio - a solo un semestre dalla sua elezione - che con la mossa delle dimissioni dà l'impressione di voler puntare alla versione n. 4.
Il ginepraio rifiuti non pare riesca ad essere dipanato e a poco è servito il tentativo della Carluccio di avocare sè la delega, dopo il rimpasto di giunta dello scorso gennaio. Anzi, probabilmente proprio questo a scatenato le reazioni interne alla stessa maggioranza. Qualcuno invoca anche l'esercito - se non fosse impegnato su altri fronti di intervento - per sottrarre il comparto alle lobby e provare a sterilizzare un fronte che di per sè si presenta come "sporco".
Si dice stanca e nauseata, Angela Carluccio, che poi dichiara. "Voglio ripartire con un progetto politico condiviso con una mia maggioranza, allargandolo a quanti vogliono veramente lavorare per il bene della città". Pare che il fronte dei 17 si stia già sfaldando. Il rientro dei border-line è nella logica delle cose.
(gelormini@afrfaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Brindisi, ci sono le firme per dimissionare il sindaco Carluccio