Da Brindisi alla Daunia
Cresce sostegno a Civati

Doppiata la boa della prima fase congressuale, con l’elezione dei segretari provinciali e dei segretari di circolo, la rotta del Partito Democratico punta diretta verso le primarie dell’8 dicembre. A Brindisi, come altrove, il prossimo appuntamento è fissato per domenica 17 novembre, quando, si terranno le convenzioni di circolo per presentare e discutere le linee programmatiche dei candidati alla Segreteria nazionale e per votare una delle mozioni.
Da più parti anche in Puglia, e in tono malizioso qualcuno sostiene col beneplacito degli anti-renziani, cresce con evidente progressione la candidatura di Pippo Civati. “Supportare attivamente la candidatura di Civati – sostiene Gigi Rizzi, coordinatore provinciale a Brindisi della mozione Civati – significa offrire il proprio contributo ad un progetto di rinnovamento del partito che parta dal lavoro di squadra, dalla condivisione di idee e percorsi. Stare dalla nostra parte significa condividere un progetto che mira a cambiare una politica snaturata, chiusa, arrotata su sé stessa e lontana dai reali bisogni degli individui”.
“Le recenti polemiche congressuali che hanno coinvolto diverse provincie italiane dimostrano quanto la politica dei signori delle tessere e dei voti continua ad essere dannosa per il nostro partito e che – come sostiene Civati da diversi anni – occorre ricostruire il Pd e la sinistra italiana, partendo dalla partecipazione effettiva, dal confronto vero, dall’innovazione reale, dalle idee concrete”.

"Uno degli slogan di Pippo Civati - aggiunge Rizzi - è che 'le cose cambiano cambiandole' e in provincia di Brindisi è sempre più crescente il numero delle persone che non intendono adeguarsi, che approvano l'idea di cambiare la politica partendo dal mutamento radicale delle politiche e che trovano nella candidatura di Civati la sintesi avanzata di posizioni condivise. Siamo partiti in pochi, ma sulla strada del sostegno alla candidatura di Civati abbiamo trovato tante persone, soprattutto giovani e donne, che si sono innamorati del progetto di rinnovamento".

Fa eco dalla Daunia, Elena Gentile, Assessore regionale al Welfare, sostenitrice di spicco, verace ed appassionata della candidatura Civati: “Ho lavorato in questi anni per rendere più vera la politica, per promuovere a buona politica, per fare della Puglia un laboratorio di grande innovazione, ma tutto questo non basta. Dobbiamo portare le nostre ragioni al governo del nostro Paese, sconfiggendo la cultura della larghe intese, costruendo invece le buone intese con i cittadini e le cittadine che per davvero vogliono il cambiamento. Agli amici e alle amiche che da anni mi seguono e mi incoraggiano a continuare chiedo di votare per Pippo Civati. Ai giovani democratici e alle donne del Partito Democratico chiedo di scatenarsi per portare Pippo Civati alle primarie dell’8 dicembre per mostrare il volto più bello, fresco e accattivante di quella sinistra per la quale vale per davvero la pena impegnarsi”.

Lavoro duro per fronteggiare malumori e delusioni tra quel che resta di appassionati e firmatari (erano 3 milioni in Italia alle precedenti Primarie) della carta d’intenti del Pd: in larga parte disattesa. A cui lo stesso Civati prova a far ancora da stimolo, richiama doli all’impegno: “Le primarie del Pd saranno più povere: per la prima volta non ci sarà Romano Prodi, che aveva vinto la loro prima edizione. Aveva fondato l’Ulivo e il Pd stesso. Aveva rappresentato l’Italia in Europa. Aveva vinto due volte ed era stato colpevolmente mandato a casa dagli strateghi della sinistra e del centro”.
“Il problema di Prodi e la sua disaffezione - aggiunge - non hanno un valore personale, rappresentano un fatto politico clamoroso, una questione monumentale, che riguarda sia la credibilità che la direzione politica del nostro partito. E non riguardano solo Prodi ma milioni di elettori”.
(gelormini@affaritaliani.it)