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Il crollo delle larghe intese Perdono Renzi e Berlusconi

“Chi è causa del suo mal, pianga se stesso” è un adagio senza tempo e senza confini, di antica tradizione popolare e fotografa in maniera inclemente una strategia politica sconfitta inesorabilmente con le stesse armi impugnate per sbaragliare l’avversario.

salvini di maio
 

 

Matteo Renzi le ha sbagliate tutte e le “idi di marzo” per lui e per il Partito Democratico sono arrivate con una decade di anticipo, in perfetto sincrono con l’andamento climatico generale. Non va assolutamente meglio a Silvio Berlusconi e a Forza Italia, che vedono impennarsi le percentuali della Lega di Matteo Salvini, sancendo la vera nuova leadership del centrodestra.

 

Il Movimento 5 Stelle raggiunge il risultato storico di primo partito in Italia e fa “il botto” al Sud, conquistando in pratica tutti i collegi uninominali dalle Marche alla Sicilia, compresa la Sardegna.

 

E’ il tramonto delle “larghe intese” e la certificazione della funzione di “pilastro” dei pentastellati, per ogni combinazione futura per la costruzione di una maggioranza parlamentare. 

 

M5S vittoria
 

Piaccia o no, questa è la situazione che ci restituisce questa prova elettorale destinata a segnare una “svolta” politica dalla portata prevedibile - data l’unanimità delle previsioni nelle settimane appena trascorse - e dagli effetti in prospettiva del tutto “rivoluzionari”, nel senso più letterale del termine.

 

La vera sconfitta politica, al di là dell’inclemenza dei numeri, sta nel disastro di una legge elettorale che doveva arginare l’ascesa del voto di protesta, e invece non solo ne esalta la radicalizzazione nei territori, ma ne moltiplica la rappresentanza parlamentare, concentrando proprio tra Movimento 5 Stelle e Lega quasi tutta la maggioranza assoluta. 

 

Sta nella netta sensazione, percepita dagli elettori nel segreto della cabina, di una sorta d’esercizio di un diritto-dovere “depotenziato” dalle decisioni degli apparati, che tra l’altro si sono spesi, seppur trasversalmente, anche nella ‘traslazione’ dei candidati in contesti estranei ai collegi di appartenenza: disorientando i cittadini e dando vita al paradosso di candidati che non potevano nemmeno votare se stessi

G7 Emiliano
 

 

Sta nell’intento dichiarato, dai partiti che l’hanno approvata, di aver cercato di favorire le coalizioni, mentre dal primo momento ognuno ha esortato a votare il proprio simbolo, e in molti casi a “non votare per…” (nel timore di favorire altri), anziché a “votare per”. Di conseguenza, risulta piuttosto irritante - in queste ore - la concentrazione di commenti sui risultati di coalizione. Quasi sorvolando sulle performance dei vari partiti, che soprattutto nel centrodestra vedono l’affermazione significativa della sola Lega

 

renzi vota ape
 

La sconfitta, in definitiva, sta nel fallimento della logica di coalizione applicata al recupero del principio proporzionale. L’intesa tra centrodestra e M5S non risulta probabile e quella tra Lega e pentastellati vedrebbe, secondo il commento a caldo di Renato Brunetta (FI), la caduta di tutte le alleanze con Forza Italia nei presidi amministrativi locali.

 

Boccia Camera Deputati
 

Ecco perché i messaggi inviati dalla Puglia da Francesco Boccia, prima, e da Michele Emiliano, poi, al Partito Democratico per un’ipotesi di appoggio esterno a un governo a guida, Luigi Di Maio, oggi potranno incidere non poco sulle decisioni che il Segretario Politico del Partito Democratico prenderà dopo la comunicazione dei risultati elettorali definitivi. L'ipotesi pugliese vedrebbe orrizzonti possibili solo in funzione di un passo indietro di Matteo Renzi,

 

“Penso che non sia un errore, come ha proposto Michele Emiliano, di discutere di un eventuale governo con i 5 Stelle", ha detto Francesco Boccia solo qualche giorno fa, "Piuttosto che la sgangherata coalizione di centrodestra, sarebbe preferibile parlare con il 5 Stelle. Ai quali dico che mentre loro si limitano a chiedere, noi abbiamo già fatto. Si veda il caso del Bes, indicatore di benessere equo e sostenibile: misura la qualità della vita, le diseguaglianze, perfino la Co2 da immettere in atmosfera. L’abbiamo inserito nella legge di Bilancio. E così sulla battaglia per l’ambiente, materia su cui Emiliano si è speso molto, dall’Ilva alla Tap”.

 

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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