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Minniti commissaria il Gargano 'Risposta dello Stato: durissima'

Per lo Stato la partita che si gioca sul Gargano è cruciale: troppi 300 omicidi, di cui l'80% rimane impunito, per faide tra clan che vanno avanti da trent'anni. La riunione del Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata in Prefettura a Foggia, ha visto la partecipazione istituzionale ai più alti livelli, a partire dallo stesso Ministro dell'interno, Marco Minniti.

Minniti FG
 

 

La reazione dello Satato all'ennesimo spargimento di sangue sul Gargano ha avuto un prologo nelle affermazioni, ai microfoni di Radio Rai, del Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. "La criminalità pugliese, e in particolare questa efferatissima forma di criminalità foggiana, è stata considerata troppo a lungo una 'mafia di serie B'".

 

Il Governo questa volta si è mosso immediatamente, facendo subito intendere che c'è anche un livello politico - all'interno dello stesso PD - che non intende lasciare il Gargano e la scena che oggi esso rappresenta solo a Michele Emiliano. "La risposta dello Stato rispetto all'uccisione di cittadini inermi e innocenti sarà durissima", ha dichiarato con fermezza il Ministro dell'Interno, Marco Minniti, "Questa è una grande questione del Paese, perchè il Gargano è anche una meta turistica di primria importanza, dove va salvaguardata la sicurezza di chi ci viene in vacanza.  E di fronte a questa sfida ci sarà una risposta senza precedenti".

 

SML auto
 

Obiettivo del ministro Minniti, è la netta percezione della forza della reazione dello Stato alla sfida mafiosa lanciata con la strage nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di San Marco in Lamis (Fg), nella quale sono state uccise quattro persone: il presunto boss Mario Luciano Romito, cinquant'anni, il cognato che gli faceva da autista, Matteo De Palma, di 44 anni, e due fratelli contadini uccisi, probabilmente, quali testimoni inconsapevoli della mattanza: Luigi e Aurelio Luciani, rispettivamente di 47 e di 43 anni. 

"La lotta contro le mafie è una grande battaglia di civiltà", ha sottolineato il Ministro, "Per cui - ha annunciato - il controllo del territorio sarà la prima risposta: 192 unità aggiuntive arriveranno il 16 agosto in provincia di Foggia, la prima parte già immediatamente stasera, con 24 appartenenti ai Cacciatori di Calabria", un reparto speciale dei carabinieri. "Uomini - ha precisato Minniti - dei reparti prevenzione e anticrimine della polizia di Stato, delle compagnie di intervento dei carabinieri, dei baschi verdi della guardia di finanza. Il loro compito sarà saturare il territorio".

Marco Minniti
 

 

A San Severo, secondo quanto riferito dallo stesso Ministro, sarà costituito stabilmente un Reparto prevenzione crimine e la Puglia, come già la Calabria, avrà sul proprio territorio tre reparti di questo tipo. In Puglia, infatti, verranno trasferiti anche reparti speciali delle forze di polizia. In particolare, ci saranno investigatori dello Sco, del Ros e dello Scico. "L'obiettivo che ci siamo dati - ha spiegato ancora Minniti - è che ogni due mesi ci riuniremo qui per fare il punto della situazione". 

"Oggi lo scontro si è acceso attorno al traffico di stupefacenti - ha quindi avvertito Minniti - in particolare di droghe leggere dall'Albania. Un affare colossale che scatena gli appetiti dei clan e che investe, partendo dal Foggiano, tutta la dorsale adriatica fino all'Europa". Su questo ronte "La mafia foggiana è una costola della camorra napoletana". 

 

Minniti FG Emiliano.jpg
 

"La Puglia sosterrà l’attività delle Forze dell’ordine in questo momento, spiegando ciò che è accaduto all’opinione pubblica", ha assicurato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano nel suo intervento.

 

"È accaduto qualche cosa in grado di cambiare l’intera percezione da parte della Capitanata e dell’intera regione di ciò che avviene purtroppo da anni sul Gargano", ha aggiunto Emiliano, "Ai sindaci dico: siamo in grado di spiegare questo evento e di indurre gli indifferenti che sono sempre la parte chiave della battaglia a schierarsi. I sindaci saranno avranno un ruolo importante e la Regione cercherà di sostenerli".

 

"Voglio anche dire - ha proswguito il Governatore - che durante questi giorni difficili, don Luigi Ciotti ci ha chiamato e ci ha detto che - già prima di questo evento - Foggia  era stata individuata  come la sede della prossima manifestazione per la commemorazione delle vittime di mafia del 21 marzo".

 

 

"Considereremo tutto il periodo da oggi fino al 21 marzo come la grande battaglia di affiancamento delle forze dell’ordine e dei cittadini contro la mafia. È il Gargano che combatte la mafia. Il Gargano non è più indolente e immobile. Ho visto oggi negli occhi dei sindaci del Gargano - ha ribadito Emiliano - la voglia di vincere queste organizzazioni criminali e questa voglia di vincere sarà  determinante".

 
SML Emiliano
 

 

"Utilizzeremo questa energia per trasferirla alle forze dell’ordine, che da domani inizieranno un lavoro straordinario, quindi voglio ringraziare il ministro per questa forza che ha trasmesso a tutti noi".

 

"Come ha sottolineato il ministro - ha quindi spiegato - la Regione Puglia sottoscriverà un protocollo di intesa con il Ministero al fine di utilizzare i fondi del Pon sicurezza e del Por per definire una strategia comune che utilizzi, ai fini delle investigazioni e del controllo del territorio foggiano, le migliori tecnologie sul mercato". 

 

Rispondendo poi alle domande dei giornalisti, Emiliano ha anche sottolineato che il Csm si è impegnato a fare presto la nomina del nuovo procuratore di Foggia: "E' importante - ha concluso il presidente della Regione - che l’ufficio abbia un numero sufficiente di magistrati da dedicare in via esclusiva e prioritaria alla provincia di Foggia". 

 

 

 

sindaci Decaro Minniti
 

"Quella contro la criminalità organizzata è una battaglia che si deve combattere uniti - ha commentato il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, che ha partecipato al vertice di Foggia - tutti insieme per la propria parte: le istituzioni, schierate compatte su questa trincea, e i cittadini, quella stragrande maggioranza che non intende girare lo sguardo. Altrimenti non si vince". 

 

Dopo il vertice in Prefettura a Foggia, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano si è recato a San Marco in Lamis, per essere vicino al sindaco Michele Merla e ai cittadini dopo il gravissimo agguato di ieri, durante la veglia di preghiera nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. A seguire l'incontro con i familiari delle vittime.

 

​(gelormini@affaritaliani.it)

 

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​Pubblicato sul tema: Omicidi nel Gargano, Loizzo: 'La Puglia respinge la sfida criminale'

                                   Minniti e Emiliano a Foggia per il Comitato Sicurezza

                                   S. Marco in Lamis, 4 morti Agguato al presunto boss Romito

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