Monte Sant'Angelo (Fg)
Il sindaco contro l'ASL
“Sono passati quasi tre anni dall’atto dell’Asl Foggia in cui venivano accordati i nuovi servizi da attivare e quelli da confermare. Oggi siamo ancora qui a raccontare di lentezze, inefficienze, immobilismo. Tutto questo ormai è contro ogni logica”. Il Sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio di Iasio, è chiaro e diretto e si rivolge all’Asl Foggia, aggiungendo - “Sarei curioso di sapere quali scuse troverà l’Asl e il suo Direttore Generale per spiegare una situazione ormai divenuta imbarazzante”.
“Abbiamo incontrato tutti gli assessori regionali alla Sanità, i Direttori generali dell’Asl e siamo ancora in questa situazione. Scriverò, al più presto, al Ministro della Salute per informarla di questa situazione ormai divenuta inaccettabile, ma, soprattutto, incredibile”, continua il primo cittadino della città dell’Arcangelo.

I fatti risalgono a tre anni fa: era il 14 marzo 2011 quando l’allora Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia e l’ex Sindaco di Monte Sant’Angelo sottoscrivevano il Protocollo di Intesa per la riconversione dell’ex Ospedale di Monte Sant’Angelo, che, da decisioni assunte dalla Regione Puglia, subiva un forte dimensionamento, tanto da passare da struttura ospedaliera a presidio sanitario. Quanto stabilito nel Protocollo veniva poi fatto proprio anche dalla Direzione Generale dell’ASL con atto n. 430 del 8 aprile 2011. Con tale Protocollo l’Ente Regionale si impegnava ad attivare nuovi servizi e a confermare quelli già esistenti.

“A Monte Sant’Angelo, una città che custodisce un Bene UNESCO e con un flusso di pellegrini e turisti notevole, non abbiamo neanche il 118 medicalizzato. Non vorremmo trovarci a commentare ‘tragedie’” - prosegue il Sindaco di Iasio - “Il Direttore Generale si assuma le proprie responsabilità”.
“Abbiamo problemi al reparto di Radiologia, all’Hospice/Rsa, al Consultorio, all’Ambulatorio di neurologia, abbiamo bisogno della medicalizzazione del servizio E.U./118, di servizi al Punto di primo intervento e l’attivazione dei 20 posti letto di riabilitazione neuromotoria e dell’Ospedale di Comunità” – spiega, in sintesi, Felice Scirpoli, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali della Città di Monte Sant’Angelo.
Scirpoli e di Iasio chiosano: “Ora il Direttore Generale dell’Asl dovrà spiegare al Ministero questa inefficienza e questo inspiegabile immobilismo a discapito del diritto alla salute dei cittadini della nostra comunità”.