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Certo che per un partito e un leader che si propongono alla guida del Paese innovativa e moderna nel verso, il ritardo con cui vengono comunicati i dati delle Primarie è alquanto imbarazzante.

Dati che non cambiano l'esito preannunciato dopo i primi spogli, ma che hanno contribuito a impostare commenti e sensazioni, che in perfetto stile renziano hanno mantenuto 'generica' la lettura analitica, frenando non poco le valutazioni politiche.

renzi primarie pd ape grand
 

In America direbbero: "Non è un buon inizio!", dato che la sensazione trasmessa è stata quella di un vincitore preoccupato solo della dimensione della vittoria, che continua a 'predicare bene', mentre la percezione dei toni e delle allusioni - rimandate dagli schermi - è quella di voler continuare a 'razzolare male'.

Le percentuali finali vedono Renzi al 70%, Orlando al 19,5% ed Emiliano al 10,5%: un aggiustamento del tiro, che come si diceva, non stravolge alcunché, ma che conferma la vulnerabilità di un sistema che ha bisogno di una seria regolamentazione, se si vuole che continui a godere di una dose di credibilità "sostenibile".

Nel contempo va registrato un discorso 'a caldo' del Segretario rientrante troppo lungo. Probabilmente teso a sottrarre spazio e attenzione alle riflessioni degli antagonisti, con messaggi tra le righe trasmessi a 'orecchie sensibili': a partire dalle allusioni e dagli ammiccamenti relativi alle 'larghe intese'. Nessuna apertura a sinistra, da parte di Renzi, tantomeno nei confronti dei fuoriusciti dal PD, ma la riconferma di percorso blindato, lungo il quale si è "liberi" di accodarsi. Senza fare storie, però, perchè adesso anche gli elettori del centrosinistra si sono pronunciati.

lacarra loc
 

Il segretario regionale pugliese del Partito Democratico, Marco Lacarra, commenta così l’esito delle primarie: “Anche in Puglia abbiamo avuto una importante adesione al progetto democratico, foriera di buoni propositi per le prossime consultazioni amministrative e politiche. Il Partito Democratico, in queste primarie, rilancia la sua immagine e il suo programma ed in Puglia è senza dubbio il partito che si pone come punto di riferimento per la comunità di centrosinistra”.

Michele Emiliano, provato ma coriaceo, testimonia l'avvio della crescita del suo Fronte Democratico e della sua dimensione nazionale con il 10,5% di voti raccolti, ma la strada è ancora tanta da fare se come rappresente più schierato a sinistra, tra i tre, porta casa dall'Emilia Romagna l'esiguo bottino del 4,1% e dalla Liguria una sorta di mero "gettone di presenza".

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"Abbiamo superato la soglia che consideravamo necessaria per ottenere un successo politico importante", ha dichiarato il Governatore nella conferenza stampa convocata per commentare i dati delle Primarie del PD, "Da oggi esistiamo, prima non c’era quest’area del Pd. L’area è stata anche riconosciuta con lealtà dal Segretario del partito".

"Ci accingiamo dunque a continuare il nostro lavoro con fedeltà ai nostri principi - ha precisato - e anche nel solco di una leale collaborazione con tutte le altre aree del partito. Noi rimaniamo convinti soprattutto di una cosa: che il PD debba essere il partito degli ultimi, delle persone che hanno bisogno dello stato di diritto e della politica per tutelare i proprio diritti”. E ha indicato in tre contesti l'attività politica su cui sarà concentrato il Fronte democratico: "La Scuola, il Reddito di dignità e l'Ambiente". 

emiliano profilo PD
 

E alla richiesta di un commento specifico sul dato Primarie Pd della Puglia, Michele Emiliano ha detto: "La nostra mozione in Puglia, ha avuto un successo strepitoso. La Puglia è l’unica regione dove la mozione Renzi perde, perde con 20 punti di distacco. Abbiamo vinto anche nel capoluogo".

"Ringrazio in modo particolare i baresi che sono miei concittadini, per il sostegno che, ancora una volta, mi hanno dato e soprattutto ringrazio tutti i militanti e tutti i cittadini, che sono andati a votare e che ci hanno dato la conferma dell’orgoglio di ciascun pugliese di vedere finalmente un’area politica del Partito Democratico costituita a livello nazionale, grazie all'esperienza di governo della Puglia".

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"Dopo la Puglia, la Basilicata ha dato risultati straordinari. Così come la Sicilia, la Campania, il Molise, l’Abruzzo. Abbiamo avuto risultati nel Mezzogiorno strepitosi, che arrivano quasi al 25% e per questo, per noi, è una grande responsabilità".

"La Puglia è oggi, effettivamente, la locomotiva politica del Mezzogiorno e, devo dire, presto sarà la locomotiva politica dell’Italia, perché siamo convinti che in breve la nostra mozione amplierà i suoi consensi e il suo ruolo politico”.

Certo, la performance registrata in condizioni organizzative, fisiche e mediatiche piuttosto 'debilitate' resta gratificante e significativa. Ed è giusto riconoscerne il merito anche a quanti hanno contribuito a renderla possibile. Ma la leadership nazionale avrà bisogno di una penetrazione più omogenea nel Paese e, pur se importantissima, non radicata solo al Sud.

Tocca guarire presto, è un percorso che Emiliano-Ironside non può affrontare in carrozzella!

(gelormini@affaritaliani.it)

 

 

 

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