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'PiiiL Cultura' , Piano Strategico per una Puglia "ri-creativa"

Presentato nella sala Giuseppina del Teatro Kursaal Santalucia, il Piano Strategico della Cultura "Piiil Cultura - Prodotto, Identità, Innovazione, Impresa, Lavoro" della Regione Puglia attuato dal Teatro Pubblico Pugliese. Che servirà a definire le politiche culturali 2014/2020, attraverso un processo partecipato, unico in Italia, che coinvolgerà istituzioni, filiera culturale e territorio.

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Uno strumento e un'occasione che serviranno, secondo l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone:  "A metter insieme comuni, imprese, associazioni e tutti coloro che si occupano di cultura, per farli ragionare su un piano coordinato perchè noi dobbiamo sì generare anche economia della cultura, ma dobbiamo far migliorare i nostri contenitori”.

“Sono tanti i beni culturali, ma pochi sono invece i piani di gestione che riescono a renderli vivi - ha aggiunto l'assessore Capone - coinvolgendo gli operatori della cultura in maniera tale da generare nuova occupazione. Dobbiamo recuperare tre punti rispetto alla media italiana sulla ricaduta sul pil, quindi sull’economia, perchè vogliamo che i nostri giovani restino qui a lavorare sulla cultura e per la cultura”.

“Dobbiamo migliorare le nostre performances - ha incalzato - dobbiamo lavorare sugli eventi e formare il pubblico per gli eventi. Le condizioni ci sono perche comunque c’è una Puglia creativa molto dinamica. Dobbiamo mettere insieme i settori della cultura, del turismo e tutti i settori del design, delle arti creative e lavorare per fare il migliore prodotto possibile, in ciascuno di questi ambiti, connettendoli tra di loro”.

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“Questo - ha concluso Loredana Capone - richiede molta partecipazione e richiede che il progetto non sia quello della Regione, ma sia un progetto condiviso con gli operatorie e con i territori”.

Concetti esplicitati ulteriormente, nelle diverse decnazioni operative, da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, che ha partecipato alla presentazione del "PiiiL Cultura" insieme a Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese e a Paolo Ponzio, Vice Presidente del Teatro Pubblico Pugliese e Coordinatore Piano Strategico della Cultura.

Per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Oggi noi diamo vita, con il Piano strategico della cultura, ad una eccitazione della creatività attraverso il sostegno pubblico. Vorrei, per questo, provare a chiedere al mondo della cultura pugliese di riconnettersi con il suo pubblico".

Attacco stimolante, che ha suscitato qualche reazione tra gli operatori presenti, a cui lo stesso Governatore ha precisato: "Mi auguro che gli operatori culturali si pongano nuovamente il problema di come conquistare il pubblico sottraendolo alla noia, all’inedia, all’ignoranza. Tutte questioni che la cultura ha sempre superato nella storia dell’umanità".

"Scoraggiarsi non ha senso, pensare che non ci sia altro rimedio che fare come si è fatto l’anno passato è sbagliato", ha proseguito Emiliano, "L’idea di vedere quanti soldi ci sono, per poi dividerli non funziona più. Quando qualcuno ha una buona idea, e noi la giudicheremo talmente valida da dovere essere sostenuta, la finanzieremo. L’idea buona può anche essere una provocazione, soprattutto deve essere libera nel rapporto con la politica. Se noi, con il denaro pubblico, finanziamo un soggetto culturale e quello ci compiace, questa operazione non può andare, non è corretta e sotto l’aspetto culturale, mortificante, deludente e poco attrattiva”.

“Spero che la selezione su ciò che piace e ciò che non piace sia fatta dal pubblico - ha quindi sottolineato il Presidente - e non da noi. La prossima sfida sarà dunque quella di trovare una giusta mediazione tra il poco tempo che si ha a disposizione, le somme da investire e una continua ambivalenza tra innovazione e ciò che al pubblico piace”.

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Infine Emiliano ha voluto ricordare come, proprio il Teatro Kursaal Santalucia, sia “Il luogo della partecipazione, luogo dove si è svolto il primo piano strategico della città di Bari nel 2004”. Specificando e avvertendo che: “La protezione civile della cultura non è nelle mie intenzioni, non abbiamo intenzione di proteggervi come una specie da conservare, abbiamo intenzione di lanciarvi all’attacco. Che non è cosa semplice”.

E lo stimolo in chiusura, nello stile Emiliano, è diventato squotimento: “Voi dovete provocare il potere. Di cultura che si acquatta dietro il politico di turno ne ho fin sopra i capelli. Io devo garantire delle regole. Ma come si fa a tenere insieme la vostra libertà e il pubblico? Il pubblico c’è e non vede l’ora di partecipare, ma è un pubblico che chiede di essere sorpreso. Proviamo ad utilizzare il denaro che abbiamo al meglio. Provate a sorprendere e a provocare, pubblico e istituzioni”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: "Piiil Cultura - Prodotto, Identità, Innovazione, Impresa, Lavoro"

 

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