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Stati Generali delle Donne per la Puglia, proposte ai candidati

L'appuntamento con le elezioni regionali si avvicina e le istanze ai candidati si moltiplicano. Gli Stati Generali delle Donne per la Puglia hanno prodotto un documento contiene con le proposte a loro rivolte, chiedendo a chi si candida di dichiarare di firmare questo "Patto" delle Donne di Puglia e di impegnarsi a concretizzarlo nel caso di ingresso nel nuovo Consiglio Regionale.

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Stati Generali delle Donne è un’Associazione costituita a Bari nel 2014, che ha tra i suoi obiettivi quelli di - promuovere e sostenere l’incontro, il dialogo paritario e la reciproca conoscenza di donne di culture diverse - favorire la fiducia delle donne e delle ragazze nelle proprie capacità, promuovendo azioni tese all’ empowerment - promuovere le pari opportunità, la cultura di genere e la rappresentanza paritaria in tutti gli ambiti della vita civile

In occasione delle Elezioni regionali, Stati Generali delle Donne chiede ai candidati di discutere come si debba investire nei diritti delle donne e nei settori economici connessi a quei valori di cui sono tradizionalmente portatrici, come la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente, il mantenimento della biodiversità, la cura dei beni comuni, insieme alle istanze egualitarie e democratiche. Le proposte specifiche per la popolazione femminile pugliese partono dall’osservazione che il territorio regionale presenta una vocazione allo sviluppo di un settore quale quello turistico, dove le misure che favoriscono l’occupazione comportino una coerenza tra i valori della sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle competenze di genere.

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Stati Generali delle Donne intende discutere con i candidati i risultati dell’analisi della crisi socio-economica in Puglia, aggravata dagli effetti del lockdown per la pandemia da Covid-19, e come questa crisi suggerisca che una delle leve che potrebbe essere messa in moto per frenare la disoccupazione e l’emorragia di giovani, e in particolare di giovani donne, sia quella di incentivare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile nel settore turistico.

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Stati Generali delle Donne propone di metter in atto delle Azioni e delle Iniziative che partano dalla creazione di una Task Force di genere dedicata alla realizzazione di piani occupazionali per le donne, in particolare di incentivazione, sostegno amministrativo e finanziario, all’imprenditoria femminile. In particolare propone che si realizzino misure che favoriscano e sostengano le iniziative imprenditoriali delle donne, ma anche misure di welfare aziendale e territoriale, intervento sulle strutture della mobilità e della comunicazione.

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Stati Generali delle Donne propone la prospettiva del turismo sostenibile in Puglia e specifici interventi che portino a compimento un progetto di valorizzazione del territorio della Daunia, intitolato Monti Dauni. Camminare con lentezza respirando il silenzio, che può essere considerato pilota all’interno del quadro socioeconomico regionale, per la declinazione in termini di genere di concetti economici nel settore turistico. Infatti, i Monti Dauni risultano essere il posto ideale per il turismo slow, sostenibile e consapevole, diverso da quello di massa e balneare che ha caratterizzato e caratterizza ancora la Puglia nell’immaginario dei turisti italiani e esteri. In più, nella Daunia sembra che non esistano aziende a gestione femminile, soprattutto nel settore ricettivo turistico, ma anche nel settore agroalimentare, agrituristico e dell'artigianato. Con questo progetto si vuol puntare proprio sull'emersione (e creazione) di quelle forme di imprenditoria e di lavoro in generale, che possano diventare un punto di riferimento non solo per un nuovo modo di fare sviluppo turistico ma anche per una straordinaria opportunità di emancipazione economica per le donne del posto.

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Stati Generali delle Donne, in particolare un gruppo di lavoro interno all’associazione, ha già avviato questo progetto pilota durante il lockdown Covid-19. Per renderlo più efficace si è richiesto e ottenuto il partenariato di soggetti istituzionali, enti culturali e economici (come Direttori di Museo, Sopraintendenti, Presidenti regionali e responsabili locali del FAI), associazioni di categoria (CNA) e singole imprese gestite da donne (La Pelandra). Sono stati coinvolti amministratori locali (assessori e/o sindaci, in particolare assessori al turismo), che si sono fatti volentieri ufficiali promotori dell'iniziativa nell'interesse della collettività locale.

(gelormini@gmail.com)

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