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TAP, Luigi Mazzei (FI): 'San Foca sito non idoneo'

“Ero e resto favorevole al gasdotto Tap che rappresenta un intervento strategico per il territorio, ma è evidente che San Foca sia il sito meno idoneo all’approdo”. Così il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei, al termine della V Commissione consiliare che si è riunita su sua richiesta, a cui hanno partecipato i sindaci di Otranto, Melendugno, Vernole, Torchiarono, Squinzano e Brindisi. Con loro, il presidente del Consiglio Regionale Introna e l’assessore Nicastro.

“Come sempre – prosegue Mazzei - non abbiamo avuto il piacere di condividere questo importante momento di confronto con il presidente Vendola, eterno assente. Eppure, il tema è di grande rilevanza ed è stata la prima occasione di incontro con i sindaci, fino ad oggi mai convocati dalla Regione".

mazzei luigi
 

"È emersa con chiarezza la carenza di una programmazione ambientale seria e chiara che preveda gli approdi possibili del gasdotto. A tal proposito, il sindaco di Melendugno ha informato la Commissione di una nota di apertura del sottosegretario De Vincenti per la possibile individuazione di nuovi siti che potranno essere presi in considerazione".

"In quest’ottica, per noi la strada maestra resta quella che vede la Regione in un ruolo di ‘cerniera’ tra il governo nazionale ed i territori; contrariamente a quanto sostenuto da Introna che ritiene più opportuno che siano il governo e la Tap a fornire un elenco di siti possibili (che peraltro già esiste). È chiaro che non si possa continuare a scaricare il barile sui sindaci o sul Salento nell’inerzia della Giunta Regionale".

Tap cartina
 

"L’accordo sul progetto di interesse tra Italia e Albania risale al 2009 e i sondaggi e monitoraggi a San Foca al gennaio 2012. Era allora che bisognava intervenire ed individuare un sito alternativo, ma Vendola si sveglia solo nei periodi elettorali. Il sindaco di Brindisi non ha proposto il suo Comune come approdo, ma ha dichiarato di non potersi pronunciare in assenza di una proposta concreta del Governo o della Regione.  Oggi, proprio la Regione dovrebbe assurgere al ruolo di mediatore e fornire un’ipotesi di sito alternativo con gli interventi opportuni per la mitigazione del rischio ambientale come la bonifica di siti inquinati”.

“Se esistono siti più idonei nella nostra Regione - conclude Mazzei - la Giunta ha il dovere di proporli all’esecutivo nazionale e di illustrare alle popolazioni interessate i vantaggi che potrebbero ottenere da un’opera che resta, al di là di tutto, strategica per lo sviluppo energetico territoriale”.

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