TAP, ricerca approdo alternativo
Confronto Regione Puglia e Anci
Il confronto sul gasdotto Tap con l’Anci è previsto martedì 14 ottobre alle ore 15.00 a Bari presso la Presidenza della Regione Puglia.
Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha scritto infatti al Presidente dell’Anci Puglia, Luigi Perrone, perché ritiene “necessario avviare un confronto serio e serrato con i Sindaci, interpreti delle volontà locali, per verificare la reale possibilità di approdi alternativi, nel pieno rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ognuno”.

Vendola, dopo aver scritto che “la Regione Puglia ha sempre manifestato nelle forme previste il proprio dissenso alla realizzazione dell’approdo del gasdotto a Melendugno”, ha ricordato a Perone, che “la Regione sarà chiamata ad esprimere l’intesa per la realizzazione dell’opera che, coerentemente agli atti fin qui assunti non potrà che essere negativa” aggiungendo poi che “la norma vigente, in caso di dissenso da parte della Regione, introduce la previsione di istituire un collegio tecnico tra lo Stato e la Regione che possa individuare alternative localizzative”.
Proprio per questo e anche a seguito dell’incontro svoltosi già in precedenza con alcun sindaci dei comuni del Salento, il Presidente Vendola ha ritenuto opportuno proporre a Perrone una riunione per il confronto anche con i Sindaci che lo stesso Perrone “riterrà di coinvolgere nel percorso indicato”.

Il testo integrale della lettera inviata a Gino Perrone
Caro Presidente,
la questione gasdotto TAP ha assunto nell’ultimo periodo una grande rilevanza entrando con forza nel dibattito pubblico e politico, investendo gli interessi di numerose Amministrazioni e cittadini.
La Regione Puglia ha sempre manifestato nelle forme previste il proprio dissenso alla realizzazione dell’approdo del gasdotto a Melendugno esprimendo, in tal senso, nell’ambito del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale di competenza del Ministero dell’Ambiente, il proprio parere negativo alla realizzazione dell’opera, così come proposta.
Con deliberazioni n. 1805 del 18 settembre 2012 e n. 63 del 31 gennaio 2014, dunque, la Giunta regionale da me presieduta, sulla scorta di molteplici considerazioni di carattere tecnico esplicitate dal comitato regionale di VIA si è determinata negativamente sulla localizzazione proposta.
Il Ministero dell’Ambiente, nonostante il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali, su precisa disposizione del Consiglio dei Ministri prot. DICR 0019634 del 11 settembre 2014, ha autorizzato, con proprio decreto n. 223 in pari data, la realizzazione del gasdotto e delle relative opere connesse prevedendo, tuttavia, molteplici prescrizioni. Tra queste, una specifica, lascia intravedere meccanismi amministrativi connessi alla eventuale individuazione di un differente sito di approdo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha perfezionato, in questi giorni, l’avvio del procedimento di autorizzazione alla costruzione del gasdotto TAP, ai sensi dell’art. 52 quinquies del D.P.R. 327/2001 e disposto che, in data odierna, venga formalmente pubblicato il relativo avviso.
Come detto, dunque, i procedimenti amministrativi necessari alla realizzazione dell’opera procedono con celerità, anche alla luce della dichiarata urgenza alla realizzazione dell’opera.

A breve la Regione sarà chiamata ad esprimere l’intesa per la realizzazione dell’opera che, coerentemente agli atti fin qui assunti, non potrà che essere negativa in quanto riferita ad una approdo, quello di Melendugno, che, come detto, riteniamo inadeguato.
La norma vigente, in caso di dissenso da parte della Regione, introduce la previsione di istituire un collegio tecnico tra lo Stato e la Regione che possa individuare alternative localizzative.
Nei giorni scorsi ho incontrato una rappresentanza di Sindaci del Salento che mi ha chiesto una verifica ampia che consenta di prendere in considerazione ogni alternativa localizzativa a quella già definita. In quella sede, accettando, ho chiesto ai Sindaci presenti di fornire alla Regione ogni supporto in tal senso.
Del resto, un’opera così rilevante non può avviarsi con il rischio di contrapposizioni tra Enti e conflitti sociali.
Ritengo necessario avviare un confronto serio e serrato con i Sindaci, interpreti delle volontà locali, per verificare la reale possibilità di approdi alternativi, nel pieno rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ognuno.
A tal fine, sono a proporre un incontro il giorno MARTEDì 14 OTTOBRE ALLE ORE 15.00 presso la Presidenza della Regione Puglia, a Te ed ai Sindaci che riterrai di coinvolgere nel percorso indicato.