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Xylella, si rinvia manca maggioranza La furia delle opposizioni

La legge regionale per la lotta alla Xylella registra un nuovo rinvio, per mancanza del numero legale in Consiglio Regionale - in gran parte assenti consiglieri della stessa maggioranza - e le opposizioni si infuriano, a patire dai consiglieri regionali di Forza Italia: Andrea Caroppo, Domenico Damascelli, Francesca Franzoso, Giandiego Gatta e Nino Marmo, che commentano il rinvio del voto: “Garante dei Detenuti e dei Minori, Piano di Riordino sanitario e Agenzia per la Xylella. Anche oggi, in Consiglio regionale, la maggioranza guidata da Michele Emiliano ha dimostrato di non riuscire a trovare un accordo sull’ennesimo tema importante per la Puglia".

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"È il chiaro segno dell’assenza di una regia all’interno del centrosinistra - sottolineano - con il presidente della Giunta evidentemente più impegnato a programmare la sua scalata nazionale che a tenere la barra dritta della sua maggioranza. Il che, ovviamente, si riverbera sulle sorti della Puglia, a cui oggi manca un capitano e a cui non giovano i costanti rinvii e ritardi collezionati dall’inizio della legislatura. Con una sfilza di problemi irrisolti ed emergenze ancora in atto, come la Xylella, che continua a devastare gli uliveti e mettere in ginocchio i nostri agricoltori”.

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Dal gruppo di Area Popolare arriva il commento anche del presidente Giannicola De Leonardis: “Oggi era finalmente in discussione nell’Aula consiliare il disegno di legge per contrastare l’emergenza xylella, tardivamente affrontata dal governo Vendola e che era stata uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale dell’aspirante presidente della Regione Michele Emiliano, che aveva promesso interventi tempestivi e risolutivi nel merito (basta rileggere la sua nutrita serie di dichiarazioni e proclami dell’ epoca). Ma dall’avvenuta elezione l’attenzione e l’ambizione del neopresidente si sono subito spostate e concentrate su un livello ritenuto più alto, sulla scalata alla segreteria e alla leadership nazionale del Partito Democratico, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti".

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"Mentre il Governatore imperversa a ogni ora a reti unificate - lamenta De leonardis - la Puglia è sempre più in grave affanno in ogni comparto. Ed è distratto al punto di non accorgersi di non avere più nemmeno una maggioranza che lo segue a Bari, come evidenziato dalla mancanza del numero legale in un giorno che la Puglia tutta, il Salento in particolare, il comparto olivicolo, il turismo attendevano con ansia da anni. Non solo l’ennesimo incidente di percorso e un’altra pessima figura per l’esecutivo, ma la fotografia nitida e inequivocabile di una situazione già vissuta durante il secondo mandato del Governatore uscente; e che ci auguravamo non si ripetesse più, perché le emergenze da affrontare sono tali e tante che la nostra regione, da troppo tempo sull’orlo del baratro, non può assolutamente più permettersi di essere trascurata da chi ha il dovere di occuparsene a tempo pieno”.

Altra bordata a quanto avvenuto in aula dal gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola): "Per Emiliano la scalata al vertice del Pd è direttamente proporzionale al precipitare della sua maggioranza in Regione. Da quando il presidente Emiliano ha, infatti, deciso di spodestare Renzi dal partito sta incasellando, uno dopo l’altra, tanti scivoloni della sua coalizione: dal Piano di Riordino, alle nomine dei garanti, fino alle vere e proprie emergenze qual è la Xylella".

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"Un Disegno di Legge che arriva in aula - con quattro anni di ritardo che partorisce il solito topolino di nome “Agenzia” (magari per sistemare qualche altro fedelissimo) - già con una richiesta di rinvio", rincarano da CoR, "Un rinvio che sa tanto di mancato accordo all’interno della maggioranza, l’ennesima divisione che sa di coalizione Brancaleone senza una visione strategica della Puglia, né programmi che portano utilità ai pugliesi siano essi contadini, pazienti o indigenti".

"Oggi abbiamo assistito a una maggioranza che non ha neppure i numeri per sostenere un proprio Disegno di Legge - sottolineano i consiglieri Conservatori e Riformisti - e che condanna la nostra Agricoltura non solo al batterio della Xyellla, ma a danni per peggiori per i ritardi che continua ad accumularsi".

Più tagliente l'affondo del gruppo Movimento 5 Stelle: "E’ talmente scarso l’interesse di Emiliano per i nostri ulivi e per gli agricoltori pugliesi che oggi in aula non c’erano neanche i numeri per poter votare la legge. Il presidente vorrebbe fare il segretario nazionale di partito ma non riesce neanche ad avere il polso della maggioranza in Regione Puglia”. Così gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle al termine della seduta pomeridiana che si è conclusa con un nulla di fatto sulla legge Xylella".

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“Con un rinvio pretestuoso - proseguono i cinquestelle - il governo regionale ha ancora una volta penalizzato gli agricoltori e olivicoltori salentini che, grazie al lavoro e ai miglioramenti apportati dal M5S a questa norma, puntualmente concordati e condivisi con altri enti, avrebbero potuto finalmente essere tutelati con misure specifiche".

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"Invece, ancora una volta - aggiungono - sono stati esautorati i poteri del Consiglio e della Commissione che, con numerosi elementi tecnici, aveva già risposto alle domande che oggi l’assessore Di Gioia finge di voler rivolgere alla Commissione europea semplicemente per non venir meno agli accordi presi all’interno del partito. Evidentemente l’assessore al ramo - incalzano i pentastellati - non ha avuto la forza di resistere alle richieste delle associazioni di categoria, e la legge che avrebbe dovuto essere scritta dal governo regionale rischia di diventare la legge delle marchette".

"Non si chieda la collaborazione delle opposizioni - concludono i pentastellati - se poi questo governo procede sempre con il solito modus operandi autarchico e orientato a tutelare più gli interessi politici che dei cittadini pugliesi”.

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Di parere completamente contrario la Coldiretti, che vede nel rinvio un'opportunità per migliorare il provvedimento: “Il rinvio della discussione in Consiglio regionale, grazie all’intervento dell’Assessore all’Agricoltura Leo Di Gioia, consentirà di ridiscutere il disegno di legge sulla Xylella Fastidiosa - dichiara il Presidente di Coldiretti Gianni Cantele - perché va apprezzata la ratio di una legge che intende approcciare per la prima volta in maniera condivisa una grave emergenza che ha ferito profondamente il tessuto produttivo, sociale e ambientale della Puglia".

"Il DdL sulla ‘Gestione della batteriosi da Xylella fastidiosa nel territorio della Regione Puglia” - precisa Cantele - mostra, però, in molti punti evidenti disallineamenti con la normativa nazionale che lo rendono, così com’è, soggetto ad impugnazione. Altro punto dolente risulta l’assoluta mancanza di una previsione spesa. Il DdL contiene provvedimenti obbligatori in caso di accertamento di infezione delle piante, quali incappucciamento degli alberi, recinti di protezione - anticipando sanzioni amministrative in caso di inadempienza - a carico delle sole imprese agricole che mi preme ricordare sono la parte lesa, né viene indicato, nel caso di eradicazione di piante,  se gli agricoltori saranno indennizzati”.

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‘Fuori tema’ - secondo Coldiretti Puglia - l’articolo 11 relativo all’istituzione dell’Agenzia Regionale di contrasto alla Xylella, a cui vengono assegnati ruolo e compiti che in molti punti nulla hanno a che fare con l’emergenza Xylella Fastidiosa e che appesantirebbero in termini di costi e adempimenti burocratici una situazione già grave.

“Abbiamo chiesto che  possa essere affrontato il tema della moratoria sui mutui  - aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti -  per favorire la ripresa economica delle aziende agricole condotte dagli olivicoltori che si trovano in difficoltà finanziaria a causa delle crisi di mercato dei prodotti agricoli con evidenti squilibri in termini di prezzi e di redditi, aggravata e conseguente alla diffusione della fitopatia Xylella Fastidiosa. Il medesimo provvedimento è auspicabile per frantoi oleari e per le cooperative agricole di trasformazione olive che si trovano in difficoltà finanziaria a causa della diminuzione di prodotto lavorato”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Xylella, relazioni Ass. Di Gioia, Marmo (FI), Pentassuglia (PD) e Zullo (CoR)

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