Caos metrò: "Serve 1 miliardo". Lavori urgenti per le linee A e B - Affaritaliani.it

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Caos metrò: "Serve 1 miliardo". Lavori urgenti per le linee A e B

Roma Metropolitane: "Governo nomini commissario per linea C"

Finanziamenti comunali tagliati per un milione di euro, un bilancio che si chiude nuovamente in perdita e ancora un decennio per terminare la costruzione della nuova metro C, ma sono le linee esistente la vera croce di Roma Metropolitane. Dal presidente  Paolo Omodeo Salè arriva l'appello al Governo per evitare il caos. "Servono almeno 1 miliardo di euro di fondi pubblici per un urgentissimo ammodernamento delle linee metro A e B". L'ammodernamento, come ha spiegato Salè, "dovrebbe riguardare i mezzi, le gallerie, le stazioni, gli impianti. Va ammodernato sia l'aspetto infrastrutturale e della sicurezza sia quello urbano relativo alle stazioni e alle gallerie".

"Il governo dovrebbe nominare un commissario a garanzia del completamento della linea metro C". L'appello del presidente di Roma metropolitane, Paolo Omodeo Salè, nel corso di un'intervista con Omniroma. Il commissario, secondo Salè, avrebbe il compito di "assicurare una continuità nella realizzazione della linea C, consentendo all'opera di traguardare l'obiettivo delle Olimpiadi 2024, traghettandola nel passaggio da un'amministrazione comunale e l'altra". I vari cambi di sindaco, infatti, rischiano di rallentare la realizzazione dell'infrastruttura.

METRO C. Per quanto riguarda la realizzazione della linea metro C, "stiamo nuovamente prendendo in considerazione la realizzazione della fermata Chiesa Nuova - spiega Salè - La stazione San Giovanni della linea metro C sarà consegnata entro l'anno, al massimo i primissimi del nuovo anno. Una volta consegnata la stazione, quello che potrebbe leggermente slittare è la connessione con la linea A", su cui dovranno essere effettuate le verifiche anche da parte dei vigili del fuoco. La stazione metro Colosseo, invece, "sarà consegnata entro il 2021".

METRO D.  Il procedimento per la realizzazione della linea metro D è tutt'altro che morto. Se c'è la volontà politica l'opera si realizza eccome. In particolare, in questo momento, rispetto ad alcuni anni fa, c'è una fila di investitori stranieri pronti a realizzarla in quota parte attraverso lo strumento del project financing".  La linea, su cui è stato predisposto anni fa un progetto preliminare, originariamente doveva collegare l'Eur al Salario tagliando il centro storico e passando sotto il Tevere. Rispetto a quel progetto, il tracciato potrebbe variare. "Da Trastevere - ha spiegato Salè - si proseguirebbe verso san Pietro, dove potrebbe predisporsi un cambio con la linea C. Da lì, la linea andrebbe verso Salario".

Roma metropolitane avrà un amministratore unico al posto dell'attuale consiglio di amministratore composto da tre membri. La decisione, voluta dall'amministrazione comunale nell'ottica della razionalizzazione della holding, è stata adottata dalla società stessa che, nel corso di un'assemblea dei soci che si è svolta lo scorso 11 aprile, ha approvato un'apposita modifica statutaria per rende tecnicamente possibile il passaggio.
Il cda attuale, presieduto dal presidente Paolo Omodeo Salè, resta in carica finché il Campidoglio, socio di maggioranza, darà attuazione al nuovo assetto. "Ci dimettiamo non appena il Campidoglio ci dà indicazioni in questo senso".
Nell'ottica della razionalizzazione della holding, il Campidoglio ha ridotto i finanziamenti a Roma metropolitane che sono passati dai 12,1 milioni del 2015 agli 11,2 milioni del 2016. La proposta presentata dalla società era stata quella di ricollocare circa 50 dipendenti su 170, facendo leva anche sulla redistribuzione della forza lavoro nelle altre società municipalizzate. "Anche quest'anno chiuderemo il bilancio con una perdita", ha detto Salè, facendo sapere che il bilancio 2015 sarà approvato tra pochi giorni e ricordando che l'anno scorso la società a chiuso l'esercizio con una perdita di 2 milioni di euro circa. Per il futuro, se l'obiettivo è quello di riportare i conti in ordine e pesare di meno sulle casse capitoline, bisognerà decidere "come diversificare le attività della società, se aprirla a nuove commesse sul mercato per raggiungere un nuovo equilibrio economico finanziario", ha concluso Salè.