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Roma
Fisco addio, il trucco: prendere la residenza nella via virtuale dei clochard

Un tempo si chiama “via Ignorasi”, poi il Comune di Roma decise di dedicare il toponimo dove viene fissata d'ufficio la residenza virtuale di senza tetto e homeless a Modesta Valenti, un'anziana morta a Termini. Da allora in parecchi hanno inventato qualsiasi trucco per ottenere la residenza virtuale e fuggire a fisco e creditori.

Ora che il Comune di Roma ha approvato una delibera con “chiave sociale per semplificare l'iter che consento all'esercito dei senza casa che sopravvivono a Roma per agevolare l'iter, il Movimento Cinque Stelle fa esplodere il caso.

Il Movimento: "Le nuove modalità di residenza produrranno l'anarchia"

Con un lungo comunicato le liste Civica Raggi e Movimento Cinque Stelle aprono il vaso di pandora: "Le nuove modalità semplificate con cui si potrà ottenere la residenza virtuale in via Modesta Valenti attraverso una semplice richiesta al Municipio rischiano di produrre quel sistema di assoluta anarchia che noi, con una delibera di Giunta del 2017, eravamo riusciti a bloccare attraverso il rigoroso controllo dei servizi sociali”, dicono gli esponenti.

"Residente in via Modesta Valenti", il trucco

E poi spiegano il “trucchetto alla romana”: “Che via Modesta Valenti avesse perso la sua vocazione originaria per diventare una vera e propria 'oasi' fiscale per migliaia di imprese, del resto, era già fatto noto a tutti sin dalle Amministrazioni antecedenti alla nostra. Proprio per questo, avevamo approvato una delibera che subordinava l'iscrizione anagrafica all'indirizzo in oggetto a un rigido controllo dei servizi sociali, al fine di evitare che qualche 'furbetto' potesse approfittarne per propri tornaconti personali o per trarne in qualche modo profitto”.

Le ragioni del Campidoglio

Ma il Comune di Roma chiarisce con una nota l'obietto della delibera: “Con questa nuova delibera viene semplificato l’iter burocratico e i cittadini potranno direttamente richiedere la residenza in via Modesta Valenti rivolgendosi all’anagrafe del Municipio di appartenenza, comunicando semplicemente un domicilio dove essere reperibili e senza più il passaggio preventivo con i servizi sociali. Altra importante novità introdotta nella delibera è che non sarà più consentito il rifiuto dell’istanza di iscrizione con la motivazione che si debba prima cancellare la vecchia residenza. La richiesta sarà considerata al pari di un semplice cambio di residenza. Si attivano poi presso i 15 municipi  anche un fermo posta finalizzato a ricevere la corrispondenza delle persone che risiedono in via Modesta Valenti, che verrà conservata in archivio per un periodo massimo di due anni”.

La replica 5 Stelle: "Un assist a ogni forma di speculazione"

Insomma, una procedura per venire incontro all'aumento dei nuovi poveri a Roma che però non piace al Movimento: “Con la delibera, sarà inspiegabilmente vanificata la norma del 2017 in nome di una semplificazione che rischia, nel caso specifico, di creare soltanto caos e di fornire un incredibile assist a ogni forma di speculazione che noi eravamo riusciti a stroncare. Con buona pace della povera Modesta Valenti, la cui memoria verrà in questo modo tutt'altro che omaggiata e onorata".







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